Battaglione Alpini Monte Canin


Viene costituito a Gemona il 1 novembre 1915 con le compagnie 154 e 155 (nappina rossa) alle quali si aggiunge la 97 del “Gemona”. Il 3 aprile si trasferisce in zona d’operazioni, accantona prima nei pressi di Dogna, poi il 22 tra Pian dei Spadovai- Case Mincigos-Costa Sacchetto (26 divisione). Qui, il battaglione completa la sua preparazione bellica con opportune esercitazioni e ricognizioni. Solo il 26 giugno è chiamato in prima linea, dislocandosi tra forcella Cuel Tarond-q. 1827-Cuel dei Pezz-forcella di Bieliga.
Il 30, nuclei delle compagnie 154 e 155, scesi nella notte precedente da forcella  Cuel Tarond e portatisi alle pendici di M. Granuda, ne iniziano, all’alba  l’ascesa e raggiunta la sommità del monte l’occupano.
Alla metà di luglio, un nuovo compito viene affidato al battaglione, concorrere all’attacco dello Schwarzemberg.
Il 16, infatti mentre le compagnie 154 e 155, portatesi nel bosco di M. Granusa, svolgono azione dimostrativa contro i trinceramenti austriaci di Lusnitzer, la 97 e la 69 del “Gemona” mirano all’obiettivo principale.
Gli attacchi , rinnovatisi per due giorni consecutivi sono ostacolati dalla natura del terreno, dalle difese e dalla viva reazione nemica.
Nella notte sul 19, la 97 che era riuscita a conquistare elementi di trincea a q. 1952, si prodiga in ulteriori tentativi  senza successo per cui è costretta a ripiegare sulle posizioni di partenza.
Durante i mesi successivi, sul tratto di fronte occupato dal battaglione, non si svolgono azioni di particolare rilievo; l’attività dei reparti è rivolta alla sistemazione difensiva della linea.
Il 18 febbraio 1917, cede ai bersaglieri le posizioni per trasferirsi in val Fella; nei giorni dal 21 al 23 sostituisce il “Mondovì” a M. Piccolo ed a M. Poccet.
Sul nuovo fronte vengono iniziati importanti lavori , degna di nota è la costruzione di una via d’accesso che permetterà più tardi l’occupazione di M. Koran Wiese, sperone che dal M. Poccet si protende fino in val Fella.
Il 1 luglio la 97 compagnia e la prima sezione mitragliatrici del battaglione si stabiliscono e mantengono la posizione malgrado attacchi avversari.
Nella seconda metà dello stesso mese, la 154  s’impadronisce di uno sperone che da M. Piccolo scende al piano di Lusora. Rimarrà  su tali posizioni sino al 25 ottobre, quando a seguito dell’offensiva austro-tedesca inizia il ripiegamento.
Da Dogna la 155 compagnia viene trasportata a mezzo autocarri a S. Anna di Carnizza, in valle Uccea, e passata a far parte del “gruppo Alliney” tenta di procedere verso la conca di Plezzo, ma, poiché M. Guarda è già stato occupato dagli austriaci, essa ripiega su Prato di Resia ove sono già schierate le altre compagnie.
Il battaglione, che con altre truppe è alla dipendenza del “gruppo Alliney”, ha ordine di sistemarsi a difesa nei pressi di Giorgio di Resia. Nella notte sul 28, il nemico attacca le posizioni tenute dalla 155, ma viene respinto.
Ultimato il ripiegamento delle truppe provenienti dalle valli Fella, Dogna e Raccolana, il “Monte Canin”, sotto la continua pressione avversaria retrocede verso Resiutta.
Nella notte sosta sul costone che da M. Staulizze scende in fondo valle e all’indomani, protetto da nuclei di copertura, muove verso Stazione per la Carnia, Tolmezzo, Cavazzo e Mena. Ricevuto ordine di dirigersi a Trasaghis, il 31 è nuovamente in marcia; occupa con la 155 il costone dominante il ponte di Braulins e con le altre compagnie due costoni che da M. Broili scendono verso Trasaghis.
Occupata Osoppo, nella notte sul 1 novembre, il nemico prosegue l’avanzata, forzata la linea al ponte di Cornino e passato sulla riva opposta del Tagliamento, costringe il battaglione a ripiegare verso Alesso.
La 155 compagnia, passata alla 63 divisione, raggiunge S. Francesco, mentre il resto del battaglione si dirige a Pielungo. Il paese è già occupato ed il battaglione è costretto a retrocedere. Attaccato da forza superiori e completamente accerchiato, inutilmente cerca d’aprirsi una via, solo pochi alpini riescono  fuggire mentre il grosso viene sopraffatto e catturato.
La 155, intanto giunta a S. Francesco procede per Tramonti, quindi per forcella Clautana e verso  Claut, impegnandosi a difendere l’alta val Cellina e continuando il ripiegamento per Belluno, Feltre, Forzano e Cismon, giunge a S. Pietro in Gu, quindi Bolzano Vicentino.
Il 18 novembre 1917 il battaglione “Monte Canin” viene sciolto, i suoi elementi passano al “Tolmezzo”.
Merita in concorso coi battaglioni “Val Fella” e “Gemona” una Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Perdite:
Ufficiali morti 5, feriti 5, dispersi 21
Sottufficiali e truppa morti 98, feriti 214,dispersi 657

Comandanti:
Ten.Col. Fantoni Giulio          01.11.15       30.08.17
Cap. Croce Giovanni             31.08.17       23.09.17
Magg. Nerchiali Oscar           24.08.17       07.11.17     prigioniero

Nel dicembre 1942 il  XXVI° btg complementi dell’ 8° alpini, viene assegnato al 165° reggimento alpini costiero di stanza in Francia con compiti di presidio. L'11 luglio 1943 diventa 26° battaglione “Monte Canin” con le tradizionali compagnie 97, 154,155 ( nappina bianca). Sciolto a settembre 1943 e non più ricostituito.


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