Battaglione Alpini Fenestrelle


Nasce il 10 luglio 1887 per cambio denominazione del btg “Val Chisone” (cp 28-29-30-37). Il neo battaglione venne inquadrato nel terzo reggimento alpini e gli fu assegnata la nappina bianca.
La 37^ cp fu ceduta al btg “Ivrea”.
Alpini del “Fenestrelle” parteciparono nel 1896 alla Campagna d'Eritrea, inquadrati nel II°  battaglione Alpino.
Nel 1908 cambiò il colore della nappina in rosso che mantenne sino allo scioglimento.
Nel 1911 -13 il btg Fenestrelle partecipò alla Campagnia di Libia distinguendosi nelle battaglie di Tebedut e Assaba. (Tripoli,Rodi,Zuara,Derna) .
Sbarcò a Tripoli negli ultimi giorni di ottobre al comando del magg. Ernesto Mombelli. Nel pomeriggio dell’otto novembre il battaglione, con altri reparti, mosse da Sidi Messri ed occupò  il fortino Messri che era stato evacuato recuperando due cannoni. Fu inquadrato con altri reparti nella brigata mista della 3^ Divisione dislocata nella regione sud-orientale dell’oasi di Tripoli.
Il 26 novembre con un assalto alla baionetta occupò le posizioni fra Sidi Hassan e Henni. Il primo dicembre fu impiegato per ampliare la zona di occupazione. Consolidata la situazione fu deciso d’occupare l’oasi di Ain Zara . Il battaglione inserito nella frazione sinistra della colonna di destra si scontrò con le forze nemiche . Il 6 dicembre irruppe negli accampamenti arabi a 7 km oltre Ain Zara recuperando derrate,munizioni e bestiame.
Il 4 maggio 1912 sbarcò nella baia di Kalitea dell’isola di Rodi, un corpo di spedizione del quale faceva parte anche il battaglione “Fenestrelle” (magg. Eraldo Rho). Dopo alcuni combattimenti, il presidio turco si arrese il 17 maggio.
Il “Fenestrelle” venne destinato ad agosto  alle operazioni volte alla conquista di Zuara. A fine mese fu destinato alle operazioni nella zona di Derna. Inquadrato assieme al btg “Saluzzo” nel 2° reggimento speciale.
Il 3 luglio 1913 (magg. Adolfo Gazagne) partecipò ai combattimenti di Zauiet el Faidia.
A fine 1913 (magg. Carlo Buffa di Perrero) è di presidio presso le principali località sino ad agosto 1914 quando rimpatriò.
Nel novembre dello stesso anno in previsione dell’entrata in guerra ricevette la 83^ cp di Milizia Mobile
Allo scoppio della 1^ guerra è formato dalle compagnie 28-29-30 e 83 di Milizia Mobile  (che cedette al btg “Monte Albergian”).
Nel giugno 1916 ricevette la 158^ cp di nuova formazione che fu sciolta nel novembre 1917.  

Zone impiego fronte dolomitico: zona Cortina-Comelico
1915
24 maggio - 25 giugno Mondeval, P. Giau, M. Porè, Averau, Val Boite, Cinque Torri, Cima Vallona, Palombino, Col Rosà, Furcia Rossa  
Riposo    21 giugno - 7 luglio    Trasferimento a F. Zovo, Val Digon
8 luglio - 28 luglio M. Cavallino, q. 1870 (Val Travenanzes), Cima Vallona, F. Cavallino, Tofane, Val Fiorenza  
Riposo 29 luglio - 11 agosto    Casera di Selva Piana
12 agosto - 16 agosto Cima dei Collesei, M. Popera  
Riposo 17 agosto - 20 agosto    Casera di Selva Piana
21 agosto - 31 dicembre Cima e passo Palombino, P. di Cima Vallona, Tofana III, Creste di Costabella, Zurlon, Col dei Stombi, Dosso di Landro  
1916
1 gennaio - 5 aprile Cima Vallona, Cima Palombino, Dosso di Landro, Tofana III  
Riposo 6 aprile - 10 aprile    Sega Digon
11 aprile - 10 agosto Passo della Sentinella, Croda Rossa, Cima Undici, Forcella Giralba, Punte del Forame  
Riposo 11 agosto - 29 agosto    Ghiaioni Giralba
30 agosto - 13 settembre Punte del Forame  
Riposo 14 settembre - 20 settembre    Ospizio Tre Croci, Ghiaioni Giralba, Sega Digon
21 settembre - 31 dicembre Cima Vallona, F. Palombino, Cima Undici, Forcella Giralba  
1917
1 gennaio - 11 novembre Lavaredo, Val Padola, Val Digon, Tai, Rivalgo, Termine, Castellavazzo, Codissago, Longarone

Era dislocato con le cp 29-30-158 in Comelico e la 28 alle Tre Cime di Lavaredo. Avendo il compito di fungere da retroguardia del I° corpo d’armata il battaglione schierò il 2 novembre la 30^ cp a sbarramento dell’alta val Padola  e le compagnie 29-158 a sbarramento dell’alta val Digon. Il “Fenestrelle” iniziò il ripiegamento il 4 novembre ed il 5 si riunì ad esso la 28^ cp proveniente dalla valle Ansiei (Auronzo).Il 7 era a Tai di Cadore. Il giorno successivo sbarrò la valle del Piave a Rivalgo. Il 9 era all’altezza di Termine in retroguardia. Causa l’aggiramento delle forze a.u. il battaglione tra perdite e sbandati rimase con 17 ufficiali e 136 alpini ed attraverso Igne scese nella valle dell’Ardo e successivamente a Valstagna.
Ridotto ad una compagnia di formazione fu inserito nel 14° gruppo alpini. Venne formato il battaglione “Fenestrelle-Courmayeur” con le cp 28 -303-304.
Dal 15 al 19 gennaio 1918 fu sull’Asolone  poi si dislocò a Capitello in riserva. Il 22 gennaio si trasferì a Liedolo poi in val Camonica. A febbraio fu ricostituito con le tre compagnie storiche ricevendo la 979^ cp mitraglieri. A metà marzo è a Passo di Campo ed il 23 rioccupa le linee avanzate. Nei mesi seguenti, dalle posizioni di Cima d’Avolo, furono effettuate ricognizioni senza avvenimenti di rilievo.
Scende col 14° Gruppo in Val Vermiglio giungendo all’armistizio del 4 novembre a Fucine.
A fine agosto 1919 fu inviato in Albania per contrastare l’insurrezione di bande armate, sempre inquadrato nel 14° gruppo alpini (28-29-30-979 mitragl.).Sbarcato a Durazzo raggiunse ai primi di settembre la base di Kalmeti e si dislocò nella Mirdizia rimanendo sino a maggio 1920. Il battaglione ridotto nella forza a causa dei congedamenti e della malaria,fu ritirato dalla linea,imbarcato il 17 maggio a Durazzo e rimpatriato.
Nel dicembre 1920 viene inviato a Fiume a disposizione della 45^ Divisione per contrastare l’occupazione della città da parte di Gabriele d’Annunzio
Durante le esercitazioni invernali (magg. Antonio Piccato), il 26 e 27 gennaio 1931 a Rochemolles  due valanghe colpirono la 30^ cp provocando la scomparsa di 3 ufficiali, 2 sottufficiali e 16 graduati ed alpini.
Il 25 aprile 1935 fu costituita la quarta compagnia di battaglione (83^) sciolta l’anno successivo.
Gli alpini del "Fenestrelle" unitamente a quelli dell'"Exilles" si alternavano per turni di guardia di 3 mesi alla batteria dello Chaberton sino all'istituzione della G.A.F..

Allo  scoppio della guerra con la Francia in prima schiera (inquadrato nel 3° reggimento alpini,divisione “Taurinense”) sulla linea di frontiera alle testate delle valli Germanasca-Pellice. (comandante magg. Piero Martini).
Il 20 giugno 1940 il battaglione con la 29^ cp in avanguardia per il colle di Abries avanzò lungo la Crète de Reychasse senza subire perdite. Il giorno successivo la 29^ eliminò il presidio del caposaldo di Valpreveyre . Il “Fenestrelle” proseguì oltre Le Roux  superando altre resistenze e catturando prigionieri. Nei pressi dell’abitato di Abries veniva arrestato dal fuoco francese. Qui si verificò l’episodio che vide il caporale Alberico Marrone della 30^ cp , armato di fucile mitragliatore lanciarsi contro il nemico immolando la sua giovane vita. La Medaglia d’Oro alla memoria premiò tanto eroismo.
Non potendo avanzare il battaglione ripiegò in zona arretrata per poter aggirare le difese. La fine delle ostilità interruppe lo svolgimento di questa manovra.
Terminate le operazioni sulle Alpi Occidentali il battaglione fu dislocato a Macugnaga  per prepararsi alla campagna contro la Jugoslavia ; venuta meno questa esigenza e causa la smobilitazione dei battaglioni “Valle”, venne schierato a Lanslebourg in valle Arc con compiti di presidio del territorio francese tra il confine e la linea d’armistizio.
Comandante da agosto a dicembre 1940 fu il magg. Alfonso Lucarelli.
Nel gennaio 1942 assieme alla divisione “Taurinense” venne inviato in Jugoslavia. Al comando del magg. Luigi Glarey sostituì a Nevesinje un reparto della divisione “Cacciatori delle Alpi”. Il 24 , a mezzo sciatori, rifornì il presidio di Ulog. Il 27 febbraio le cp 28, 30 appoggiate dalla 32 dell’”Exilles” e dalla 1^ batteria del grp “Susa” attaccarono e conquistarono il villaggio di Bratac difeso da due brigate partigiane. La 30^ compagnia, avanzando al centro dello schieramento subì 1 ufficiale e 8 alpini morti e 1 ufficiale e 14 alpini feriti. La 29^ compagnia accorsa da Pluzine  respinse un contrattacco.
Il 20 marzo il 3° rgt alpini si concentrò a Nevesinje, con una colonna do oltre 100 autocarri. Il giorno successivo partì per recare munizioni, viveri e medicinali al presidio di Gacko assediato dai partigiani. Impegnò combattimento contro le formazioni che sbarravano la stretta di Pluzine con il "Fenestrelle" schierato a destra. Il 22 forzò la stretta di Brieca, il 23 il "Fenestrelle" pernottò a Vratnice. Il giorno successivo la colonna raggiunse Gacko. Rifornito il presidio il reggimento prese la via del ritorno giungendo il 26 a Nevensinje.
Il 10 aprile il battaglione scacciò dal villaggio di Odzak formazioni ribelli e il 13 concorse al rastrellamento nella zona di Odzak-Drezani-Zalom.
Nella prima decade di giugno (cap. Marco Nasso) il "Fenestrelle" da Trnovo si trasferì a Alipasin Most presso Sarajevo da dove partì il 19 giugno in ferrovia per Ragusa.
Il 29 si trasferì a Drnis e fu impiegato il 1° luglio con la 2^ btr in operazioni nella zona di Monte Promina. Tra il 5 e l'8 luglio unitamente al btg "Pinerolo" è impiegato nel rastrellamento della zona costiera fra Sebenico e Spalato. Dal 16 al 20 rastrellamento nella zona di Knim e il 21 con il concorso del "Pinerolo" sblocca il presidio di Gradac. Il 23 con un tempestivo intervento sul fianco delle formazioni nemiche costrinse i partigiani che avevano attaccato il btg "Exilles" a ritirarsi.
Il 7 agosto giunse a Plevlja, a dicembre si trasferì nella zona di Prijepolje-Pribo-Novaros-Bisrico.
Nel gennaio 1943 è al comando il ten.col. Giuseppe Gagliano.
Alla fine di marzo per rinforzare le difese sulla Drina il battaglione unitamente all'"Exilles" e alle batterie 1^ e 40^ del grp "Susa" furono spostati al villaggio di Ifsar.
L'otto aprile i partigiani attaccarono ed accerchiarono il btg "Intra". Il giorno successivo il "Fenestrelle" ricevette l'ordine di procedere in soccorso degli alpini assediati e la 28^ cp fra il Goli Vrh e Monte Kapac è impegnata in aspro combattimento. Alla Selletta Kapac il sergente maggiore Cesare Bella cadde in azione e meritò la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
La 29^ cp protegge nella notte sul 10 lo sganciamento dell"Intra". Cade in combattimento il ten. Panizza comandante la 28^ cp.. Nella mattinata dell'11 una bomba di mortaio uccide il ten.col. Gagliano e il comando viene assunto dal capitano Alfredo Boccalatte della 30^ cp.. Viene ordinata la ritirata che avviene allo scoperto, i partigiani attaccano e colpiscono i muli delle batterie e delle salmerie. A sera si raggiunge Cajnice e in seguito Plevlja. Gravi le perdite subite dagli alpini, 65 morti e 150 feriti, gli artiglieri lamentano 8 morti, 13 feriti e 6 dispersi.
A fine aprile partecipa con altri reparti alla liberazione del presidio di Foca.
Nei mesi successivi partecipa a rastrellamenti sino ad agosto quando si spostò col 3° alpini nella zona di Niksic e Viluse. 
Il 9 settembre, dopo l'annuncio dell'armistizio, partì da Viluse e oltrepassato Grahovo si arrestò ,assieme alla 2^ batteria, alla stretta di Podorsnik , al limite settentrionale della piana di Dragali, sistemandosi a difesa, in stretto contatto col battaglione “Exilles “già in loco . Il 12 la 28^ cp fu inviata a CrKvice e di là a Risano. Nel pomeriggio il resto del battaglione si trasferì a Ledenice. Il 13 si portò a Crkvice e  nel pomeriggio del 14 giunse a Risano a disposizione della divisione  “Emilia”. Durante la notte sul 15 la maggior parte del battaglione e la 2^ batteria giungono a bordo di autocarri presso il monte Bukovina. Il reparto si schiera assieme ai fanti della  divisione "Emilia". I tedeschi però attaccano solo dal cielo con bombardamenti in  picchiata. A sera riceve l’ordine di portarsi a Castelnuovo . I pezzi della 2^ batteria scortati da alcune squadre della 28^ cp sono autotrasportate. Quando gli alpini giungono a Castelnuovo apprendono che le navi sulle quali avrebbero dovuto imbarcarsi erano già partite con parte della divisione “Emilia” ,la 2^ batteria e gli alpini di scorta. Il 16 settembre gli alpini rimasti costituiscono una compagnia di formazione per poi confluire il 19 novembre nel battaglione “Taurinense” che continuerà la lotta contro i tedeschi alle dipendenze della IIa brigata partigiana.
Il battaglione  non fu più ricostituito.

Motti: 

- Ardì
- Fortitudine et vigilantia
- Noi il combattimento l'abbiamo nel sangue
- A unge

Comandanti:

ten.col. Gazagne Adolfo 24.5.1915 – 1.8.1916
magg. Galeazzi Francesco 6.8.1916 – 22-8-1916
ten.col. Sala Olivo 2.9.1916 – 5.6.1917
magg. Cagnolato Francesco 9.6.1917 – nov. 1917
cap. Carlo Basso
magg. Mario De Angeli 15.2.1918

Cappellani :
don Nicola Gerad – don Francesco Doglioli

 


Battaglioni Alpini