Il Generale Donato Etna e il grigioverde


 
 
Donato Etna nacque a Mondovì (Cn) il 15 giugno del 1858. Da giovane era stato avviato alla carriera delle armi che percorse regolarmente sino a raggiungere i gradi più alti. Sottotenente del 23° Rgt Fanteria era passato nel 1879 nel corpo degli Alpini appena costituito. Comandante di un plotone della 33 Compagnia del Btg "Val Dora" si distinse nell'opera di soccorso alle popolazioni dell'alta Val Susa colpite nell'inverno 1885 da una catastrofica nevicata con punte anche di 5 mt d'altezza, che causò numerosi lutti. Capitano del 2° Alpini,Maggiore comandante il Btg "Gemona" del 7°,promosso Tenente Colonnello nel 1901 venne assegnato al 5° e da Colonnello nel 1907 terrà per 5 anni il comando del 7° Alpini. All'inizio della Prima Guerra Mondiale,Generale di Brigata,ebbe ai suoi ordini quel Raggruppamento Alpino formato dai Gruppi A (8 Btg tratti dal 4° e 8° Rgt) e B (6 Btg del 3°) che nel Giugno del 1915 operò portando alla famosa conquista del Monte Nero. Finita la guerra ebbe il Comando di Corpo d'Armata di Torino e lasciando il servizio attivo nel 1920 fu Prefetto di Alessandria, poi commissario al comune di Torino e infine senatore del Regno. Dal 1928 al 1930 fu Presidente della Sezione ANA di Torino. Morì a Torino l'11 dicembre del 1938. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Torino-Sassi. Fu tra i comandanti alpini più stimati dai superiori e tra i più amati dai soldati. Egli fu uno dei padri del "grigioverde". L'idea originale nacque in seno al CAI (Club Alpino Italiano).A lanciarla e sostenerla fu nel 1905 Luigi Brioschi Presidente della Sezione di Milano del CAI,il quale non riuscì in un primo tempo a convincere lo Stato Maggiore sull'opportunità di dotare l'esercito di una divisa meno appariscente che mimetizzasse il soldato nell'ambiente in cui operava.Ma il Brioschi non desistette ed ebbe la ventura di entrare in contatto con il Comandante del Btg "Morbegno" Ten.Col. Etna,che già si era posto il problema e che con entusiasmo ne accolse l'idea.Etna grazie alle sue relazioni di corte (era sovente gradito ospite della Regina Margherita) riuscì ad interessare all'iniziativa il Ministero della Guerra. Grazie ad un contributo personale di Lire 500 da parte del Brioschi,nel 1906 venne costituito il "Plotone grigio" formato da 40 alpini tratti dalla 45 Compagnia del "Morbegno". Nell'Ottobre di quell'anno in occasione della visita dei sovrani all'Esposizione ,il Plotone grigio montò la guardia a Palazzo Reale di Milano e venne passato in rivista dal Re Vittorio Emanuele III .Seguì una lunga serie d'esperimenti e d'esercitazioni di marcia e tiro per i quali tutta la 45 Cp venne trasformata in "Compagnia grigia". Non mancarono dissensi e polemiche da parte di chi vedeva nella soppressione delle sgargianti divise ottocentesche una perdita di prestigio dell'esercito. Gli studi portarono a modifiche di fogge e di tinte che si concretarono nella disposizione 458 comparsa sul "Giornale Militare" in data 4 Dicembre 1908, con la quale si stabilì l'adozione del "Grigioverde" per la divisa dell'Esercito Italiano.