Generale Emilio Faldella


Nacque a Maggiora (NO) il 5 Marzo 1897 da famiglia monferrina. Frequentò giovanissimo l’Accademia di Modena da dove ebbe inizio la sua lunga vita militare. Nominato Sottotenente, il 3 Luglio 1915 raggiunse il fronte.Assegnato alla Prima Sezione Mitraglieri della 33^ Compagnia Battaglione Exilles del 3° Alpini, prendeva parte alle operazioni sia sul fronte dell’Isonzo che su quelle tra il Pasubio e Val Terignolo in Trentino. In questo periodo fu promosso Tenente per merito di guerra e fu insignito di una medaglia d’argento al V.M..Verso la fine del 1916 arrivarono in linea i coscritti della classe 1897 trovando un loro coetaneo già Capitano e veterano di guerra.Al Capitano Faldella nonostante fosse diciannovenne fu affidato il comando del Battaglione Exilles; nel Luglio 1917 fu incaricato di costituire il comando di settore Vallarsa del quale assunse le funzioni di capo di Stato Maggiore. Successivamente comandò il Battaglione Morbegno del 5° Alpini ed infine ricoprì l’incarico di Aiutante Maggiore in Prima del 1° Gruppo Alpini.
Al termine del Primo conflitto nel 1919 ritornò a Torino al 3° Alpini dove la sua permanenza fu di breve durata.
Frequentò la Scuola di Guerra dal 1923 al 1925,poi alternò periodi in servizio presso lo Stato Maggiore con periodi di comando alle truppe.Nel 1927 Maggiore (al comando del btg Dronero del 2° reggimento alpini),nel giugno 1930 entra nel Servizio Informazioni Militare. Ricoprì incarichi sia come Console d’Italia a Barcellona dal luglio 1930 al giugno 1935 (nel gennaio 1935 venne promosso tenente colonnello) sia come capo della sezione speciale Africa Orientale dal luglio 1935 all'agosto 1936.
Allo scoppio della guerra spagnola è distaccato quale osservatore ed ufficiale di collegamento presso il comando del Generale Franco .Assunse il comando del Raggruppamento carri-artiglieria (ottobre-novembre 1936). Nel successivo prosieguo della carriera ricoprì elevati incarichi di comando , capo di stato maggiore del Corpo Truppe Volontarie Italiane  e nel giugno-agosto 1937  5° reggimento di fanteria legionaria.
Conseguentemente  gli fu attribuito l’Ordine Militare di Savoia.
Il Secondo conflitto lo vide comandante del 3° Alpini (1939-1941).Dal agosto 1941 al maggio 1943 è al comando dell'ufficio addestramento dello Stato Maggiore.Successivamente è capo di stato maggiore della 6^ Armata e delle forze armate della Sicilia.Promosso Generale di Brigata il primo luglio 1943. L’otto Settembre 1943 quale Capo Ufficio Addestramento del Ministero della Guerra gli venne affidato il compito di dare vita ad una organizzazione clandestina per assumere al momento del crollo tedesco in Italia Settentrionale poteri quanto più estesi possibili per mantenere l’ordine e salvaguardare la Venezia Giulia dall’invasione slava; contemporaneamente aderisce alla Repubblica Sociale Italiana dove viene nominato Intendente Generale delle Forze Armate. Fu però arrestato in seguito a delazione il 16 Maggio 1944 e trasferito nelle carceri di San Vittore di Milano.Venne liberato grazie all'interessamento del generale Graziani. All’insurrezione dell’Aprile1945 il gen. Cadorna Comandante Generale del Corpo Volontari della Libertà, gli affidò il comando della Piazza di Milano che tenne sino al 1 Giugno 1945. Lasciò il servizio attivo a fine 1945 con il grado di Generale di Corpo d’Armata.
Si dedicò in seguito alle lettere ed in particolare agli studi storici e di arte militare. Fu autore di molte opere e tra queste spicca la “Storia delle Truppe Alpine” in 3 volumi edita nel 1972 nelCentenario di fondazione delle Truppe Alpine ,pubblicata sotto l’auspicio dell’Associazione Nazionale Alpini, vero compendio storico-enciclopedico delle gesta delle penne nere.
Il 9 Settembre 1975 raggiungeva il Paradiso di Cantore.

Il Gruppo Alpini di Brozolo (TO) eresse in sua memoria un cippo con targa bronzea inaugurato il 28 Maggio 1978.