Don Carlo Gnocchi


Carlo Gnocchi nacque a San Colombano al Lambro,vicino a Lodi il 25 Ottobre 1902.Dopo la morte del padre avvenuta nel 1907,si trasferì a Milano con la madre ed i due fratelli, che purtroppo moriranno entrambi di tubercolosi di lì a poco. Compì gli studi al Seminario Liceale di Monza e poi al Teologico di Milano. Nel 1925 fu ordinato Sacerdote.Assistente in oratorio prima a Cernusco sul Naviglio e poi nella parrocchia di S.Pietro in Sala ,a Milano.Nel 1936 il Cardinale Schuster lo nomina direttore spirituale dell’Istituto Gonzaga retto dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Allo scoppio della guerra,Don Carlo si arruola nel 1940 come cappellano alpino volontario.E’ col battaglione "Val Tagliamento" sul fronte Greco-Albanese ed infine con la Tridentina sul fronte Russo.Partecipa alla tragica ritirata,dove sfinito viene miracolosamente caricato su una slitta e salvato.Descrisse i giorni della spietata ritirata nelle commoventi e drammatiche pagine del libro “Cristo con gli alpini”. Fu in tali circostanze che maturò la sua grande idea di carità. Tornato in Italia, si prodiga per portare conforto alle famiglie dei caduti e dei dispersi.Aiutò molti partigiani a sfuggire alla cattura tedesca e per questo venne arrestato dalle SS ed internato nel carcere milanese di S.Vittore.
 
Nel 1945 a guerra finita ebbe l’incarico di Assistente Ecclesiastico degli studenti dell’Università Cattolica di Milano. In seguito venne nominato direttore dell’Istituto Grandi Invalidi di Arosio dove accolse i primi orfani di guerra e bambini mutilati,opera che gli valse il meritevole soprannome di Padre dei mutilatini.Nacque così la “Pro Infanzia Mutilata”, che in breve tempo aprì collegi in diverse città italiane.Nel 1952 l’associazione si trasformò in “Fondazione Pro Juventute”.Nel 1955 Don Gnocchi lancia la grande sfida:costruire un grande centro che raccolga la sintesi della sua metodologia riabilitativa per i poliomelitici.Nel settembre dello stesso anno, alla presenza del Capo dello Stato Giovanni Gronchi,viene posata la prima pietra del centro. Purtroppo Don Carlo Gnocchi non può vedere completata la sua opera ,che attualmente si compone di 21 centri di assistenza in 9 regioni italiane,34 ambulatori di riabilitazione, 2900 posti letto ed oltre 3000 operatori di sostegno. Una malattia incurabile lo stronca il 28 Febbraio 1956. Le sue ultime parole furono:”Amici, vi raccomando la mia baracca”. L’ultimo suo gesto d’amore fu la donazione delle cornee,quando in Italia i trapianti erano ancora proibiti per legge.Il Professor Cesare Galeazzi sfidando la legge trapiantò le cornee su due bambini;il clamore suscitato dall’evento spinse il Parlamento ad approvare le prime normative sui trapianti d’organo. La causa di beatificazione e canonizzazione,iniziata allo scadere dei trent’anni dalla morte,dispone di un processo sulla vita,virtù e fama di santità celebrato nella diocesi di Milano dal Maggio 1987 al Febbraio 1991,nell’arco di 199 sessioni con la deposizione di 178 testi e la raccolta di copiosa documentazione.Tutto il materiale raccolto in 15 volumi fu presentato alla Congregazione delle Cause dei Santi.Con il decreto di validità del 26 Ottobre 1993,si è iniziato lo studio per la preparazione della “Positio”. A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori d’Organi) ed A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) hanno consegnato nelle mani del S.Padre suppliche pro beatificazione. Il 25 Ottobre 2002, in occasione del centenario della nascita,le Poste Italiane hanno emesso un francobollo commemorativo. Il 20 Dicembre 2002 Don Carlo è stato dichiarato Venerabile da S.S. Giovanni Paolo II, primo passo verso la proclamazione della santità.
Sabato 17 gennaio 2009. Il Papa, Benedetto XVI, incontrando in udienza in Vaticano il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha autorizzato la pubblicazione del decreto che attribuisce a don Carlo Gnocchi il miracolo che ha visto protagonista, il 17 agosto 1979, Sperandio Aldeni – purtroppo recentemente scomparso - artigiano elettricista di Villa D’Adda (BG) rimasto incredibilmente vivo dopo un terrificante infortunio sul lavoro. Era l’ultimo passo, il più atteso, che chiude di fatto il processo avviato nell’86 dal cardinale Carlo Maria Martini.
Il 25 Ottobre 2009 a Milano si è svolta la cerimonia di beatificazione.Per contenere il gran numero di fedeli, alpini in particolare, la S. Messa è stata officiata all’aperto, in piazza Duomo. L’altare posto sul sagrato alto, davanti al portale della basilica, accanto all’urna con le spoglie del beato. Ha celebrato l’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi alla presenza del legato pontificio mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, sedici vescovi, 200 sacerdoti diocesani,alcuni cappellani militari.Le persone stimate erano oltre cinquantamila di cui circa quindicimila alpini.La cerimonia è stata trasmessa da Rai 1.
Don Carlo Gnocchi è decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare.