Colonnello Giobatta Danda


Nato a Chiampo, in provincia di Vicenza, Il 26 aprile 1921. Studia Ingegneria all’Università di Padova e nel gennaio del 1941 viene chiamato alle armi, con destinazione Scuola Militare di Alpinismo per la nomina a sergente. Da sergente entra nel 7° reggimento alpini, battaglione Feltre. Poi, nominato sottotenente viene destinato al 6° alpini e in seguito, alla 54a compagnia del Battaglione Vestone. Con la 54a compagnia partecipa alle operazioni in Russia. Viene ferito una prima volta a Kotowskji e partecipa al ripiegamento e alla battaglia di Nikolajewka, venendo di nuovo ferito due volte.
Dopo il Fronte Orientale e gli eventi successivi all'8 settembre 1943 diviene comandante della Brigata Rosselli (Divisione Partigiana Vicenza).
Nel dopoguerra si dedica alla professione di ingegnere e scrive un libro di memorie, "VISTU' - un giovane ufficiale vicentino con il Btg. "Vestone" nella campagna di Russia 1942-1943". 
Nel 2008 diviene cittadino onorario di Vestone.
Si spegne il 13 giugno 2014 a seguito di una caduta in casa.

Decorato di Medaglia di Bronzo (per il fatto d'arme avvenuto a Kotovskij il 1° settembre 1942), di Medaglia d'Argento sul campo (per il suo comportamento a Nikolaevka, il 26 gennaio 1943), nonché di tre Croci al Merito di Guerra.

 

Foto: Vallesabbianews

 

Motivazione Medaglia d'argento al Valor Militare:

Durante un attacco a munita postazione avversaria, riconfermava le sue elette doti di comandate sereno, energico e coraggioso. Alla testa del suo plotone sgominava l'avversario con un assalto deciso, catturando armi e prigionieri. malgrado ferito, restava al suo posto di combattimento. - Nikolajewka (Russia), 26 gennaio 1943


Motivazione Medaglia di bronzo al Valor Militare:

Comandante di plotone fucilieri, durante un violento attacco sferrato dal battaglione a posizione tenacemente difesa, dava ripetute prove di perizia e di sprezzo del pericolo guidando i propri alpini con decisione e intelligenza nonostante la violenta e micidiale reazione del fuoco avversario. Perduto il comandante di compagnia e rimasto ferito gravemente da pallottola alla gamba sinistra rifiutava di essere soccorso. Solo dopo che il reparto aveva raggiunto l'obiettivo acconsentiva di essere allontanato dalla linea del fuoco. Fulgido esempio di coraggio, spirito di abnegazione e dedizione al dovere. - Quota 209,8 di Kotowsckj (fronte russo), 1 settembre 1942.