I pastori Valdesi dell'Esercito


Una pagina poco nota della storia militare è la presenza dei pastori Valdesi presso le truppe in guerra.
Le valli  Pellice, Chisone e Germanasca fornivano soldati in gran parte di religione valdese, ad essi si affiancò il supporto religioso di alcuni loro pastori.
Già dal 1911 il pastore Corrado Jalla aveva prestato la sua opera come delegato della Croce Rossa alle truppe impegnate il Libia.
Durante il primo conflitto furono nove i pastori scelti dalla “Tavola Valdese” fra i più giovani richiamati alle armi quasi tutti  come ufficiali degli alpini. Cinque fornirono assistenza ai militari:
cap. Eli Bertot (IV Armata) , ten. Davide Bosio (III Armata), Enrico Pascal M. A. VM (II Armata), Alberto Furhmann (I Armata), Adolfo Tron (V e poi alla IX Armata).
I pastori Arnaldo e Guglielmo Del Pesce furono incaricati dell’assistenza religiosa ai prigionieri austroungarici. Al fronte operò anche il cap. Giovanni Bonnet, mentre Emilio Tron fu nominato a guerra finita.
Durante la campagna d’Etiopia del 1936 i pastori Alessandro Tron e Giovanni Bertinatti prestarono servizio rispettivamente sul fronte eritreo e su quello somalo.
Nel secondo conflitto mondiale due furono i pastori delle truppe alpine, il cap. Ermanno Rostan assegnato alla Divisione “Taurinense” nella quale erano presenti i battaglioni” Pinerolo” e “Fenestrelle” (con molti alpini valdesi) sino all’estate 1942 quando fu trasferito al comando IV Armata in Piemonte. Il suo posto fu occupato dal ten. Alfredo Rostan che cadde durante uno scontro a fuoco contro le forze tedesche sostenuto dal “Pinerolo” il 14 settembre 1943.
Altri pastori erano presenti sui vari teatri di guerra. Tenente Davide Cielo in Africa settentrionale, Giovanni Bertinatti e Edoardo Micol in Africa orientale (nel 1941 furono fatti prigionieri dagli inglesi); pastore battista Manfredi Ronchi per i militari di religione battista sul territorio nazionale e il pastore Guido Comba per l’assistenza ai prigionieri inglesi di religione protestante.
Dopo l’armistizio del settembre 1943, il pastore di Napoli Achille Deodato riuscì a farsi richiamare alle armi e nel 1944 prestò la sua opera ai militari italiani ed alleati di stanza nell’Italia meridionale.

PASCAL Enrico
Nato a Salza di Massello (Torino) il 5 marzo 1883, coniugato con Adelina Spinelli.
Dopo gli studi classici al Collegio Valdese di Torre Pellice, frequentò la Facoltà valdese di Teologia di Firenze, e fu inviato come candidato al ministero a Falerna (1910-1911) e Caltanissetta (1911-1912).
Consacrato il 2 settembre 1912, la sua prima sede pastorale fu  Prali dal 1912 al 1920, interrotta dal periodo della guerra; in seguito fu per alcuni anni pastore nella chiesa valdese di  Ombues de Lavalle (Uruguay). Tornato in Italia fu nominato a Rorà (1926-1933), Reggio Calabria (1933-1937), Cerignola e Orsara di Puglia (1937-1940), Forano Sabina (1940-1952).
Cappellano militare presso il battaglione alpini “Pinerolo” (ma con possibilità di occuparsi anche dei reparti vicini) dal giugno 1915 all’estate 1917, quando passò presso il comando della II Armata. Fu congedato nel 1918 per motivi di salute.

Con decreto Luogotenenziale del 3 marzo 1918,registrato alla Corte dei Conti il 21 marzo, Registro 80 Guerra – Foglio 305 , Bollettino Ufficiale anno 1918 disposizione 15 pagina 1126, gli fu concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare:
Pascal don Enrico da Praly, cappellano militare di reggimento alpini:
“Pastore Valdese, fin dal principio della campagna disimpegnò la sua missione dando mirabile esempio di coraggio e di altruismo. Accorse volontario a prestar l’opera sua pietosa nei reparti alpini, ove si trovavano dei Valdesi,ogni qualvolta i reparti stessi stavano per sostenere azioni di guerra, e sempre pronto ad esporsi dove maggiore era il pericolo, seguì le truppe negli assalti, portando il conforto della sua parola ai moribondi ed agli altri feriti, incurante di sé ed animato soltanto dal più sereno spirito di nobile pietà.”
Cadore- Trentino- Carso , maggio 1915 – agosto 1917

Pastore emerito nel 1952, morì a Luserna San Giovanni il 2 ottobre 1965.