Materiali individuali e di reparto


Ai militari destinati ai reparti alpini d’arresto era distribuito il normale corredo individuale previsto per le truppe alpine. Erano maggiorate, rispetto ai battaglioni alpini, le dotazioni relative ai cappotti e ai calzari da scolta, mentre era prevista una diminuzione dei materiali sci-alpinistici. Rimanevano uguali agli altri reparti alpini le rimanenti dotazioni di reparto e le varie serie di vestiario equipaggiamento aggiuntive. Erano potenziate le serie di mascheramento, i cofani contenenti i materiali da interruzione, per lo sgombero del campo di vista e tiro e posa delle mine. La dotazione delle radio ricetrasmittenti era completata da particolari complessi aggiuntivi “OB9” che consentivano il funzionamento delle stesse anche dall’interno delle opere. Appositi contenitori, stagni, in lamiera zincata erano utilizzati per preservare dall’umidità, sempre presente nell’interno delle opere, le razioni viveri da combattimento. La razione giornaliera di acqua era contenuta in fiasche di vetro termocoibentate da lt. 12. Complessi sanitari SAN 1 e 3 fornivano i mezzi per il primo soccorso. Fino al cambio di denominazione in alpini da posizione il fregio sul cappello alpino era quello della fanteria e la nappina rossa con tondo verde; dopo il cambio di denominazione il fregio divenne quello degli alpini con cerchietto rosso e la nappina rimase delle stesso colore. Con la costituzione dei battaglioni alpini arresto “Valle” scomparve dal fregio il cerchietto rosso, sostituito dal numero 11 solo per l’11° rgpt. e la nappina ebbe il colore tradizionale del battaglione valle.