Ordine di Mobilitazione n.112 8° Reggimento Alpini Speciale


Comando dell'8° Reggimento Alpini Speciale

Ordine di mobilitazione n. 112

25 novembre 1913

Veterani libici,
 
Alpini del Vestone, del Feltre, del Tolmezzo, nel giorno in cui con l'animo circonfuso del caro e glorioso ricordo di Assaba lasciaste il suolo tripolino,  vi tributai il più vivo elogio per l'esempio dato di valore, di costanza, e di continua operosità.
Sbarcati in Cirenaica a voi si unirono i valorosi veterani del battaglione Verona cui la vittoria e la gloria arrisero sempre, e più volte, in numerose precedenti operazioni guerresche.
Uniti tutti in un solo patto ed in un solo pensiero, sempre belli come è bello  l'animo vostro, sempre forti e fidenti, in questa Cirenaica ricca di ricordi della vostra romana grandezza, avete continuato nel cammino trionfale della vostra operosità e della vostra gloria, avete scritto pagine nuove per la storia della Patria e per la bandiera del nostro Corpo Alpino.
Quando sul cadere del 18 giugno 1913, dopo lunga marcia, nella gloriosa giornata di Ettangi, mentre il nemico riparato in robusti trinceramenti dirigeva su di voi il fuoco più nutrito, voi Alpini belli e valorosi, voi figli dei monti, voi simbolo di forza sdegnando ogni riparo vi siete stretti attorno ai vostri vessilli vetusti ed attorno alla mia persona ed in un impeto lirico di offensiva, sulle brulle colline de Braksada, in breve tempo e con poco fuoco, in quattro gloriosi e successivi attacchi, avete rovesciato e messo in fuga quattro volte il nemico.
Il dì seguente, mentre il nemico, impotente a resistere contro le vittoriose  armi Italiane, si ritirava lontano, voi Alpini poneste piede nel grande accampamento beduino di Ettangi e nella rocca di Casrein fecendovi sventolare, al bacio del sole, la radiosa bandiera Italiana.
Il 18 luglio, in altra estrema regione della Cirenaica, sui campi di Mdauar, oltre Tobruk, raccolti in forte colonna
avvolgente, con manovra larga e sicura, sotto il fuoco di fucileria ed artiglieria nemica, contribuiste alla fuga del nemico inseguendolo poscia per molti chilometri finchè non fu disperso.
A Merg nel dì 18 agosto, usciti dalle trincee vi gettaste sul nemico che aveva  osato avvicinarsi e lo avete messo in fuga e disperso.
Nelle fitte boscaglie di Tecniz il 16 settembre, accanto alle valorose truppe  Ascare, in un momento critico del combattimento, con slancio e romana saldezza, avete arrestato d'un colpo l'impeto di un nemico baldanzoso costringendolo alla ritirata.
Con questi ricordi, con tali trofei, salpate oggi per ritornare nella nostra  grande Patria, per rivedere i nostri monti superbi.
Io vi seguo col sentimento e vi accompagno col mio affetto e la mia riconoscenza.
Vi accompagno, Alpini, con la mia ammirazione.
In questo momento solenne in cui lasciate il suolo Libico, raccogliamo però i nostri sentimenti ed i nostri affetti e portiamoli circonfusi di amore e di fede, ai compagni nostri gloriosi che, al bacio della vittoria, col pensiero della Patria nel cuore, sono caduti da prodi sui campi di battaglia per la  nostra bella e vittoriosa Bandiera.
 
IL COLONNELLO
Comandante il Reggimento Alpini
CANTORE Antonio