Pistola Beretta Modello 1992


Nel 1972 la Beretta inizia lo sviluppo di una nuova pistola semiautomatica che dopo le fasi di sviluppo e test , viene denominata nel 1975 modello 92, in cui il 9 indica il calibro, 9 Parabellum, ed il 2 indica il serbatoio bifilare. Di questa pistola furono costruite, dal 1975 al 1976, circa 5000 esemplari. Come arma era una evoluzione del precedente modello 51, di maggiori dimensioni e con tutte le più recenti innovazioni.
La “92” prima serie impiegava un caricatore bifilare a presentazione singola da 15 cartucce ed una sicura manuale sul fusto che, tramite un alberino, blocca il cane nella sola posizione di armamento. La prima serie venne presto adottata dalle forze armate e dalla polizia del Brasile, mentre un piccolo quantitativo venne acquistata per il CONSUBIN dalla Marina Militare.
Nel 1977 il modello 92 viene modificato con lo spostamento della sicura manuale sul carrello. Questa modifica, richiesta appositamente per l'adozione da parte del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, presentava appunto la sicura manuale sul carrello otturatore, che svolgeva una triplice funzione: disassava il perno del percussore dal percussore vero e proprio, abbatteva il cane in completa sicurezza portandolo in posizione di riposo ed abbassava la leva di collegamento disconnettendo il grilletto dal gruppo scatto. Con queste modifiche e con la nuova denominazione di Beretta 92S, l'arma viene adottata, oltre che dal Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, in alcuni esemplari da parte dell'Esercito e della Marina Militare Italiana.
La 92S nel caso in cui venisse portata con la cartuccia camerata poteva, in caso di forti urti sul vivo di volata o sul cane, far esplodere accidentalmente la cartuccia. Ciò avveniva perché il percussore non era vincolato sufficientemente all’interno della sua sede, posta nel carrello otturatore e bastava quindi un urto di una certa violenza per far fuoriuscire, anche se di poco, la punta del percussore che, se spinto da forza sufficiente, poteva colpire l’innesco della cartuccia e provocare lo sparo. Inoltre questo modello di pistola era concepita per i soli tiratori destri; la leva della sicura manuale era sulla sinistra del carrello otturatore e quindi facilmente manovrabile per un destro dalla stessa mano che impugnava l’arma, mentre richiedeva l'ausilio della mano debole per i mancini. Così come il pulsante di sgancio del caricatore situato nella parte bassa sinistra dell'impugnatura.
Nel 1980 venne realizzata la nuova versione SB (Sicura Bilaterale), che oltre a piccole differenze estetiche, è provvista di una sicura automatica al percussore, progettata con lo scopo di impedire qualsiasi sparo accidentale. In questo modello, oltre al gancio caricatore reversibile, la sicura manuale è presente su entrambi i lati del carrello otturatore.
Il modello 92SB partecipò anche al concorso indetto negli Stati Uniti per la scelta della nuova pistola per l'USAF, concorso che venne poi esteso anche alle altre Forze Armate negli anni successivi. Tra il 1984 e il 1985 la 92SB viene adottata dalla Polizia di Stato, anche nella versione denominata SBM, caratterizzata da dimensioni più ridotte e da caricatore da 8 colpi. Tale modello venne lanciato anche sul mercato civile in calibro 7,65 con la denominazione di modello 99. Sempre nel 1985 la 92 ebbe il successo maggiore. Dopo anni di prove e valutazioni, la Beretta 92 viene scelta come arma per le Forze Armate degli Stati Uniti. Il modello scelto è la versione 92FS, denominata per l'introduzione in servizio, M9. Inizialmente denominata mod 92SB-F, poi 92F e infine 92FS, oltre ad una estetica più moderna (ponticello combat, fusto ergonomico e cromatura interna della canna), dispone di un ulteriore dispositivo di sicurezza automatico, che garantisce l’incolumità dell’utilizzatore in caso di rottura accidentale del carrello otturatore durante la fase di esplosione del colpo, denominato “dispositivo arresto otturatore extra corsa”. Questo dispositivo era stato introdotto a causa della rottura del carrello in fase di apertura verificatosi su alcuni esemplari. Oltre al modello 92, venne creato anche il modello 96, in calibro 40 S.& W.


Nei primi anni novanta la 92FS viene adottata dalle Forze Armate Italiane e distribuite a tutti i reparti in sostituzione delle modello 34. Nello stesso periodo, le 92SB già distribuite, sono oggetto di richiamo e modificate con il dispositivo arresto otturatore extra corsa. Questi esemplari sono noti come 92SB "Riqualificati". Oltre che per gli Stati Uniti, la Beretta ha ottenuto con questa pistola un notevole successo all'estero. Essa è infatti stata venduta all'Egitto, alla Francia (con denominazione P.A. MAS G1, prodotta dalla M.A.S. e adottata dalla Gendarmerie Nationale), Israele e Turchia.


La Beretta serie 92 è un'arma semiautomatica a corto rinculo di canna e chiusura geometrica a blocco oscillante. All'atto dello sparo, la pressione prodotta dai gas di combustione fa arretrare l’assieme otturatore-canna. Dopo una breve corsa dell'assieme, il blocco di chiusura, pivotando, disimpegna la canna dall’otturatore. La canna si arresta contro il fusto mentre l’otturatore, procedendo nella sua corsa retrograda, estrae, tramite l’estrattore, il bossolo, arma il cane e comprime la molla di ricupero. Conseguentemente l’otturatore, spinto dalla molla di ricupero che si distende, avanza, sfila una nuova cartuccia dal caricatore, la introduce in canna e determina la chiusura canna-otturatore stesso. Il carrello-otturatore rimane aperto dopo lo sparo dell’ultimo colpo e l'espulsione del relativo bossolo
Il modello FS, il più diffuso tra quelli in dotazione ai reparti dell'Esercito, è provvisto, come si accennava, di due sicure. La prima è una sicura manuale, facilmente accessibile anche da parte di tiratori mancini, è tenuta con precisione in posizione inserita o disinserita. La sicura sul carrello-otturatore ha anche la funzione di abbattimento cane. Quando essa viene azionata, la parte retrostante del percussore viene ruotata e quindi separata dal percussore vero e proprio. La seconda è uan sicura automatica mediante blocco del percussore. La parte anteriore del percussore è bloccata finchè il grilletto non viene azionato completamente a fondo. Anche in caso di eventuale caduta della pistola con la volata rivolta verso il basso il percussore, bloccato, non può percuotere la capsula.


Il fusto è realizzato in lega leggera d'alluminio (Ergal) con ponticello scanalato per consentire una presa salda anche nel tiro a due mani o con l'utilizzo di guanti. Il carrello è in acciaio e di tipo aperto allo scopo di evitare l'accumulo di residui di combustione o di altre impurità provenienti dall'esterno. La zona del fusto collocata in presenza appoggio della culatta è realizzato in maniera tale che l'accumulo dei residui di combustione sia minimizzato il più possibile. L' impugnatura è anatomica, arrotondata e leggermente incavata nella parte posteriore alta. La parte posteriore e anteriore dell'impugnatura sono scanalate, mentre la parte inferiore è leggermente incurvata per una maggiore facilità di puntamento e un migliore controllo all'atto dello sparo. Il caricatore è di tipo bifilare con capacità di 15 colpi.

 Dati essenziali

DATI E CARATTERISTICHE TECNICHE 92 FS ; 98 FS ; 96 Compact 92 FS e 96 Centurion 92 FS e 96 92 FS Compact Type M M 9
Lunghezza totale mm 217 197 197 197 217
Lunghezza canna mm 125 109 109 109 125
Spessore mm 38 38 38 38 38
Altezza mm 137 135 137 135 137
Peso arma scarica (ca.) gr. 975 910 940 875 952
Linea di mira mm 155 147 147 147 155
Capacità caricatore colpi (9x19mm) 15 13 15 8 15