Cannoni senza rinculo


Il cannone senza rinculo è un particolare tipo di arma principalmente utilizzata nel tiro controcarri. La prima arma di questo tipo di larga diffusione fu il 75mm Tedesco ( 7.5 cm Leichtgeschütz 40), ideata per le truppe aviotrasportate e impiegato a partire dal 1940. In realtà già nel 1910 il comandante Cleland Davis ideò un cannone da utilizzarsi a bordo di aerei in funzione anti-sommergibile e anti-zeppellin che utilizzava il principio del cannone senza rinculo. Venne denominato Davis-Gun.
I Russi svilupparono alcune armi a partire dal 1923 ma poche vennero adottate. L'unica degna di nota fu il modello 1935 76 mm DRP ideato da  Leonid Kurchevsky, che vide limitato impiego operativo.
Successivamente al 75mm, i Tedeschi idearono anche un esemplare di calibro maggiore il 10.5 cm Leichtgeschütz 42, che però ebbe limitata diffusione.
Gli americani svilupparono partendo da esemplari Tedeschi catturati, l'M18 con proiettile da 57mm e l'M20 da 75mm. Entrambi entrarono in servizio nel 1945 ed ebbero quindi limitato impiego nella Seconda Guerra Mondiale, ma furono usati ampiamente nella Guerra di Corea e nella Guerra del Vietnam. Proprio durante la Guerra di Corea, venne progettato e prodotto l'M27, in calibro 105mm. Tale arma risultò poco efficace e con diversi difetti, tanto da venire rapidamente sostituita da un'arma di nuova progettazione, l'M40, che venne denominato M40 106mm, per distinguerlo facilmente dalla precedente arma.
L'M40 era provvisto di un'arma coassiale ideata per prendere la mira sul bersaglio, denominata appunto M8 0.50 cal spotting rifle. Tale arma sparava un proiettile atto a simulare l'impatto del colpo dal 105 mm, sollevando una nuvoletta di fumo colpendo il bersaglio designato. Successivamente al colpo con l'M8 si effettuava il tiro vero e proprio.
Essendo armi semplici ed economiche ebbero larga diffusione in ogni esercito e sono utilizzati ancora oggi, tanto che nei recenti conflitti in Libia e in Siria, se ne sono visti esemplari in azione.
Oltre che su trepiede, l'M40 venne montato su ogni sorta di mezzo, come ad esempio jeep (come la nostra "Campagnola"), blindati leggeri e addirittura carri. Se ne conosce anche una installazione su motocicletta Vespa, ideata per le truppe aviotrasportate Francesi.

Curiosamente l'M40 ha avuto anche un impiego civile. Negli Stati Uniti l'U.S. National Park Service e l'U.S. Forest Service, utilizzavano alcuni esemplari per il controllo delle Valanghe.

 

Principio di funzionamento

Caratteristica principale di quest'arma era di aver ridotto quasi totalmente la forza di rinculo alla partenza del colpo,cosa che consentendo di eliminare l'affusto conferiva una eccezionale mobilità,permettendo addirittura per i calibri minori l'installazione su un veicolo.
Tutto era imperniato su un proiettile particolare che presentava sul fondello del bossolo una serie di fori che permettevano la fuoriuscita di parte dei gas di combustione della carica di lancio.Tali gas che si sfogavano all'esterno tramite apposite aperture nella culatta,bilanciavano sino quasi ad annullarlo l'effetto del rinculo.
Di contro c'era la limitata portata e l'esigenza di avere uno spazio libero dietro l'arma.
Gli alpini utilizzarono i tipi americani M18 da 57 mm lungo 1150 mm che sparava una granata di 1350 gr ad una distanza di 3300mt; M20 da 75 mm e M40 da 106 mm,in realtà 105mm (in quanto si volle evitare di confondere le munizioni di questo pezzo con quelle di altre armi da 105), è un cannone da 200 kg di peso, in genere trasportato da veicoli leggeri 4x4 e talvolta da blindati cingolati. Spara proiettili da ben 16 kg a 1000 metri nel tiro anticarro, e ad oltre 6000 metri come distanza massima. La perforazione è di 400-500mm.
Esso è un cannone potente, degno erede dell’artiglieria per fanteria delle guerre passate, ma effettivamente pesante, e con il tipico difetto delle armi di questo tipo: solleva una gran nube di polvere quando spara, cosa che lo rende visibilissimo e facilmente identificabile. Col tempo, esso ha ceduto il posto ai missili anticarro come i TOW, più potenti ma più specifici per la lotta anticarro.

Tiro

Il proiettile si carica da dietro, tenendo la culatta tramite l'apposita maniglia, in modo da non muovere l'arma, e aprendo l'otturatore agendo sulla chiusura. Il proiettile si inserisce tenendolo per il fondello, facendolo ruotare in senso orario in modo che la corona guida preintagliata imbocchi la rigatura. La squadra di tiro è composta da 5 uomini: graduato capo-arma, graduato puntatore-porta arma, soldato caricatore-porta trepiede e due porta munizioni. Al capo arma spetta la scelta della posizione di tiro, l'individuazione del bersaglio, la ricognizione inziale. Durante il tiro un'area triangolare della lunghezza di 15,50 metri dietro la culatta dell'arma, deve essere sgombra dal personale, da qualsiasi materiale, da arbusti o da altra vegetazione (zona della vampa di culatta). Una ulteriore area della stessa grandezza contigua alla precedente deve essere sgombra da materiale, ma può contenere arbusti o vegetazione per facilitare l'occultamento dell'arma (zona dell'onda di culatta). Personale può sostare in questa area per particolari esigenze, ma non deve tenere il viso rivolto verso l'arma.

Tabella riassuntiva caratteristiche salienti cannoni senza rinculo :

 
M18
M20
M40
Calibro (mm)
57
75
105
Peso
20,150 (con Bipiede e Ottica)
57 (solo arma)
208 (compreso di tutte le parti *)
Rigatura
Destrorsa a passo constante
Destrorsa a passo constante
Destrorsa a passo constante
Lunghezza (mm)
1565
2080
3420
Velocità iniziale (m/s)
385 **
300 **
503 **
Gittata massima (m)
3900
6400
7700
Gittata pratica (m)
500
700
1000

* : Arma, affusto, fucile di aggiustamento tiro M8
**: Proiettile HE

Gli Alpini ebbero in dotazione tutte e tre le versioni. L'M40 rimase in servizio più a lungo equipaggiando le Compagnie Controcarri di Brigata, fino a essere affiancato e via via sostituito dai missili, primo fra tutti il già menzionato TOW. L'M40 fu comunque il fulcro delle compagnie controcarri di Brigata.

 

Distintivo della Compagnia Controcarri della Brigata Cadore con rappresentato un M40 montato su AR59


L'M40 era montato su AR59 o su apposito rimorchietto. Il tentativo di montarlo su AR76 ebbe scarso successo in quanto, durante il fuoco del pezzo, il semiasse del mezzo rimaneva danneggiato. l'M40 rimase quindi per lo più montato sulle "vecchie" Campagnole, affiancate con il tempo da AR76 con lanciatore TOW.

 Scuola tiri Cp CC TAU (novembre 1980) - Foto di Giovanni Vittorio Valentino Borroni