Cannone 47/32 mod.35/39


L'Austriaca Bohler progetto e mise in produzione il cannone 47/32 modello 35 negli anni '30. L'Italia acquisì un certo numero di esemplari e inizio poì a produrlo localmente su licenza.
Entrò in servizio nel 1937 come arma di accompagnamento e arma anticarro standard del Regio Esercito.
Nel 1940 per contrastare i mezzi blindati avversari fu distribuito alle Divisioni Julia, Cuneense e Tridentina (due plotoni nella compagnia armi accompagnamento di ogni battaglione). Leggero e maneggevole, questo pezzo si era rivelato particolarmente adatto al tiro controcarro.
Il pezzo equipaggiò gli Alpini durante la campagna di Russia e limitatamente in altri teatri. Venne utilizzato dalla Divisione Alpina Monterosa.
Ebbe largo impiego anche come armamento di diversi mezzi, quali il semovente 47/32 su scafo L6/40, le AS37 e i carri serie M.
Venne inoltre utilizzato come arma anticarro nelle casematte delle opere del Vallo Alpino, in sostituzione del cannone da 57mm originariamente impiegato.
Venne soprannominato "elefantino".
Furono realizzati due modelli, il primo, basato sul progetto originale, e denominato modello 35, equipaggiato con pneumatici rigidi, il secondo, di più larga diffusione e denominato modello 39, provvisto anche di sospensioni e con le ruote in Electron (lega di magnesio, alluminio e zinco).

La bocca da fuoco del tipo a deformazione era d'acciaio con 24 righe elicoidali destrorse e l'otturatore a cuneo scorreva  trasversalmente.Il congegno di sparo si riarmava aprendo l'otturatore, oppure a mano per mezzo di apposita leva. Disponeva di un freno di sparo idraulico e di un recuperatore a molla. L'affusto era montato su due ruote gommate che durante il tiro venivano tolte. Il pezzo così appoggiava su un puntello anteriore, posteriormente su due vomeri. L'alzo a cannocchiale panoramico a doppia graduazione era applicato all'orecchione sinistro.
Era scomponibile in 4 elementi (bocca da fuoco,code e ruote,affusto,slitta e culla) e someggiabile. Poteva essere trainato con un solo animale, con un trattore cingolato OCI-780CM oppure, in caso di necessità, spostato per brevi tratti dagli stessi serventi.

L'evoluzione estremamente rapida della corazza dei carri armati durante la seconda guerra mondiale, lo rese rapiamente obsoleto, sebbene le munizioni denominate "effetto pronto" mantennero una certa efficacia. Purtroppo però ne venivano distribuite un numero molto basso, costringendo i serventi a utilizzare normali munizioni HE. Difatti il pezzo era stato pensato come arma d'accompagnamento principalmente e non come arma anticarro e di consuguenza, erano state prodotte, soprattutto a inizio conflitto, pochissime munizioni anticarro.

Nel dopoguerra non venne più utilizzato.

Caratteristiche principali

Affusto Metallo a deformazione a gambe   divaricabili
Calibro   (mm) 47
Lunghezza   bocca da fuoco (calibri) 32
Peso in   batteria(Kg) 265
Peso   bocca da fuoco (Kg) 78
Rigatura  
Velocità   iniziale (m/s) 630
Gittata   massima (m) 7000
Lunghezza   Rinculo   
Settore   verticale di tiro 10 a 58
Settore   orizzontale di tiro 60
Carreggiata   (mm) 1020
Celerità   di tiro (colpi/min) 12/14 - 28
Someggio  5 carichi