FIAT AR51, AR55 e AR59 Campagnola


 

Universalmente conosciuta come "Campagnola", venne realizzata in risposta a un bando pubblico (1949) per l'Esercito Italiano che cercava un sostituto per i veicoli americani come la Jeep Willys. L'Esercito Italiano non aveva mai avuto in servizio un veicolo simile alla Jeep americana e si trattava quindi del primo bando per una "jeep italiana". Il termine di paragone era la Fiat 508M che però era un veicolo da ricognizione con capacità fuoristrada molto limitate e privo della trazione integrale.
Al bando pubblico partecipò anche l'Alfa Romeo 1900M (la "Matta"), che però era molto più costosa. Di questa macchina l'Esercito ne ordinò circa 2000 esemplari che vennero consegnati fino al 1955.
Il primo esemplare civile venne presentato alla Fiera del Levante di Bari nel settembre 1951 e venne immediatamente prodotto, prima per l'Esercito e successivamente per le altre forze armate, oltre che per Polizia, Vigili del Fuoco e altri Enti.
La denominazione iniziale era FIAT 1101 Alpina, trasformata poi in "Campagnola", nome che rimase associato anche alla erede di questo veicolo: l'AR76
Le varie produzioni vennero denominate secondo l'anno d'introduzione in servizo, come AR51, AR55 e AR59, le quali si differenziavano principalmente per le diverse motorizzazioni e per alcuni allestimenti. 
Si trattava di un veicolo ispirato come forme alle Jeep di produzione americana, con sospensioni a bracci oscillanti per le ruote anteriori e molle a balestra per quelle posteriori. Le sospensioni erano poi completate da ammortizzatori idraulici fissati direttamente al telaio.
Provvista di parabrezza abbattibile, era completata da un telone che copriva il corpo macchina. Trasportava 6 passeggeri, 2 davanti e 4 nelle due panche posteriori. Anche le portiere potevano essere ruotate ai lati del cassone.
Il motore era derivato da quello della Fiat 1900. Alimentato a benzina con carburatore Solex 32BIC, ebbe diverse potenze: 48CV nella prima versione, sia per il mercato civile che quello militare (AR51), 56 CV per le due successive versioni militari (AR55 e AR59). Sul mercato civile era disponibile anche con motorizzazione diesel, con un motore a quattro cilindri da 47 CV, prodotta in due versioni denominate "Campagnola B" (1956) e "Campagnola C" (1958). 

La Campagnola venne utilizzata per i più svariati compiti ed ebbe largo utilizzo in tutte le forze armate e non solo: essa venne utilizzata dal Corpo delle Guardie di P.S. (Polizia), dai Vigili del Fuoco e da numerosi altri corpi e aziende statali. L'AR59 venne utilizzata anche per l'installazione del cannone senza rinculo da 106mm ed equipaggiò le compagnie anticarro delle brigate alpine. La produzione di tali mezzi cessò nel 1973, dopo un discresto successo anche sul mercato civile. 
Oltre agli usi come mezzo di trasporto per materiali e uomini, venne largamente utilizzata per il traino dei pezzi da 105 dell'artiglieria da montagna. La possibilità di ripiegare le code di tale pezzo in tre tronconi, faceva si che la Campagnola con 105/14 al traino formasse un treno di soli sette metri e mezzo circa. Tale ridotto ingombro permetteva quindi il trasporto attraverso modeste strade di montagna.
La sostituzione di questi mezzi iniziò con l'immissione in servizio dell'erede, sempre prodotta dalla Fiat, ovvero l'AR76, sempre denominata "Campagnola".

Caratteristiche delle varie versioni

Modello AR51 AR55 AR59
Assi 2 2 2
Lunghezza max (m) 3640 3640 3640
Larghezza max (m) 1480 1480 1480
Altezza (m) 1,945 1,945 1,945
Altezza dal suolo (m) 0,27 0,27 0,27
Passo (m) 2,3 2,3 2,3
Peso a secco (kg) 1250   1230
Motore  105.007 105A.007 ; 105B.007 
105B.017
Cilindri 4 4 4
Cilindrata (cm3) 1901 1901 1901
Alimentazione Benzina Benzina Benzina
Potenza (CV) 48 56 56
Velocità max su strada (km/h) 100 116 116
Marce 4 + retromarcia 4 + retromarcia 4 + retromarcia
Pendenza max superabile 90% 90% 90%