Gli Alpini Sciatori


Alla fine del 19° secolo giunse anche in Italia e precisamente a Torino, per mezzo dell’Ing. Svizzero Adolfo Kind, un nuovo mezzo di traslazione su neve che nelle regioni nordiche era definito skie (sky , sci).
L’utilizzo fu dapprima riservato ai membri del C.A.I. (Club Alpino Italiano) fra i quali vi era il Ten. Luciano Roiti che fu il primo militare ad addestrarsi all’uso di tale mezzo.
Nell’inverno 1896-1897 il Colonnello Ettore Troia del 3° Reggimento Alpini a sue spese comprò un paio di sci dalla Svizzera e ne fece costruire qualche decina di esemplari dal capo armaiolo Taliani.
Questi pattini da neve realizzati in legno di frassino e dal peso di 6 Kg. equipaggiarono i primi skyatori del Btg. Pinerolo che si addestrarono fra la curiosità della popolazione in Valsalice, in Val di Lanzo ed in alta Val Susa. Purtroppo le prime esperienze non furono positive e per qualche anno l’innovazione non riscosse entusiasmo fra i Comandi.
Le memorie pubblicate sulla Rivista Militare “Gli sky norvegesi, loro storia, uso ed applicazione specialmente agli eserciti e all’alpinismo” e “Gli sky nella guerra d’inverno sulle nostre Alpi” apparse qualche anno dopo risvegliarono l’interesse sopito per questa materia.
Già nell’inverno del 1900 ripresero gli addestramenti a Cesana, Claviere, Bardonecchia (ancor oggi rinomate stazioni sciistiche) per giungere anno dopo anno ,dopo lo svolgimento di numerose gare di fondo , concorsi di sci, escursioni sci-alpinistiche, alla vigilia della Grande Guerra quando alcune migliaia di giovani alpini erano addestrati all’uso degli sci.
Il 16 Novembre 1902 un’ordinanza accordava i crediti necessari per equipaggiare 3 sciatori militari in ogni compagnia.
Nel 1908 uscì il manuale tecnico “Istruzione sull’uso degli sci” edito dallo Stato Maggiore, modificato nel 1912 in seguito all’adozione di due bastoncini al posto del solo alpenstock in uso fino ad allora.
Nel 1909 venne composto dal Cap. Corrado Venini (futura M.O.) e musicato da Baravalle “L’inno degli alpini sciatori”.
Ogni Battaglione alpino aveva in organico un plotone sciatori con compiti essenzialmente esplorativi. Per mutate esigenze tattiche, nell’inverno 1916-1917 furono costituite 26 compagnie “sciatori” su 3 plotoni e una sezione mitragliatrici con un organico di 7 Ufficiali, 234 Alpini, 6 pistole mitragliatrici e 2 mitragliatrici cadauna. Ventiquattro compagnie furono riunite a due a due in 12 battaglioni e 2 compagnie rimasero autonome.

Prima Armata:
I Battaglione (Compagnia 1 – 9 )
II Battaglione (Compagnia 2 –10 )
III Battaglione (Compagnia 11–25 )
IV Battaglione (Compagnia 12-13 )
24 Compagnia Autonoma

Sesta Armata:
V Battaglione (Compagnia 3-4 )
VI Battaglione (Compagnia 14-15)
VII Battaglione(Compagnia 5-6)
VIII Battaglione (Compagnia 19-20)

Quarta Armata:
IX Battaglione (Compagnia 8-23)
X Battaglione (Compagnia 7-21)
22 Compagnia Autonoma

Dodicesimo Corpo d’Armata:
XI Battaglione (Compagnia 16-17)

Seconda Armata:
XII Battaglione (Compagnia 18-26)

Il 15 Maggio 1917 i Battaglioni (meno il I e il II ) furono disciolti e , causa la carenza di complementi, le compagnie vennero impiegate per costituire sette battaglioni alpini ordinari .
Cuneo *(Cap. Tiburzio Rean, Ten.Col. Riccardo Ponzi) (nappina bianca)costituito il 21 Maggio a Pieve Tesino con le compagnie 14-15 del VI Btg sciatori. Ebbe la denominazione il 6 Giugno e le compagnie la numerazione 297-298-299. Fu impiegato nella battaglia dell’Ortigara.
Courmayeur (Cap. Amedeo Nasalli Rocca, Cap. Eugenio Beisone , Cap. Umberto Balestreri) (nappina rossa)costituito il 6 Giugno a Malga Sorgazza con le compagnie 5 e 6 del VII Btg sciatori. Ebbe le compagnie 303-304-305. Assegnato al 12° Gruppo alpini in Cadore – Val Costeana.
A fine Agosto fu messo a disposizione della 18 Divisione per sostituire reparti della Brigata Torino nelle posizioni del Castello di Buchenstein. Il 1/9/1917 passò al 14 Gruppo Alpini del VI Raggruppamento.  Partecipò alla difesa del Grappa/Col della Berretta Nel Gennaio 1918 partecipò alla battaglia dell’Asolone. Sciolto il 15/2/1918.
Pallanza *(Maggiore Alfredo Tortella, Magg. Antonio Caturano) (nappina bianca)costituito il 22 Maggio in Val Sugana con il V Btg sciatori che formò la compagnia 302, ricevette due compagnie 282-283 di nuova formazione. Assegnato al 12° Gruppo alpini. Operò in Val di Pezzo.
Monte Tonale *(Maggiore Aristide Salvalaglio, Cap. Francesco Cracco, Magg. Fabio Ventura) (nappina rossa)costituito il 29 Maggio a Storo con la compagnia autonoma 24 che diventò 293 e le compagnie 285-286 di nuova formazione. Trasferito alla 47 Divisione nel medio Isonzo. Operò a Cima Presena, Rifugio Mandrone.
Monte Pasubio* (Cap. Mario Longoni dal 7 Luglio Magg. Emilio Battisti, Magg. Ettore Bassignana) (nappina rossa)costituito in Val Lagarina con le compagnie sciatori 11-12-13-25 che diventano 290-291-292. Trasferito il 5 Luglio nel medio Isonzo alla 60 Divisione, il 3 Agosto passerà alla 47 Divisione.
Monte Marmolada (Magg. Leonardo Gatto Roissard- Magg. Cesare Boffa)) (nappina verde) costituito a Cinte Tesino il 22 Maggio con le compagnie 19-20 dell’VIII Btg sciatori che diventano 300-301 e con la 284 di nuova formazione. Parteciperà alla battaglia dell’Ortigara dove verrà distrutto meritando una Medaglia d’Argento al Valore Militare(R.D.29/10/1922 brevetto 68/1922 del 31/12/1922 al Reggimento:
“Il battaglione Marmolada respingeva, disperdeva con tenacia sanguinosa, per ben sette volte, ingenti masse di baldanzosi nemici anelanti a traboccare in pianura (Monte Tonderecar 15 e 22 Novembre 1917).
Nella disperata difesa di una postazione attaccata da ogni parte, avvelenata di gas e sconvolta da implacabili bombardamenti, si imponeva all’ammirazione dello stesso avversario. (Castelgomberto 4-5 Dicembre 1917)”.
Fu sciolto il 9 Dicembre 1917.
Monte Nero (Maggiore Pietro Zaglio) (nappina verde)costituito a Ravascletto il 27 Maggio con elementi dei Btg sciatori XI – XII e plotone sciatori del Btg Moncenisio. Le compagnie assumono la numerazione 294-295-296. Impiegato nell’alto But. Sciolto il 18 Novembre 1917.

* Battaglioni smobilitati e disciolti alla fine del 1918 inizio 1919.

 

I superstiti 2 Battaglioni sciatori vennero impiegati nella zona dell’Adamello nella cosiddetta “guerra bianca”, dando prova di eccezionali capacità ed ardimento nell’impiego bellico ad alte quote.
Il I Battaglione sciatori venne costituito il 9 Gennaio 1917 con plotoni di reparti del 5°Alpini.
Il 24/2/1918 assunse la denominazione di Monte Ortler (Maggiore Ettore Caffaratti) (nappina verde) con le compagnie 306 (Cap. Guido Bertarelli) ex 1 sciatori, 307 (Cap. Arnaldo Berni) ex 3, 308 (Cap. Gino Pollacci) ex 9. Dislocato in Valtellina si distinse nella conquista di Monte S. Matteo (mt 3684).
Il II Battaglione sciatori costituito a Vione il 10/2/1917. Venne formato con plotoni sciatori dei Btg Edolo, Tirano, Adamello, Valtellina, Val d’Intelvi del 5° Alpini. Fu comandato dal Cap. Leandro Zamboni che passò in seguito al comando della 2 Compagnia e dal Maggiore Vitale Locci. La decima compagnia era comandata dal Cap. Nino Calvi. Il 4/3/1918 assunse la denominazione di Monte Cavento (Cap. Longoni) (nappina blu) con le compagnie 309 (Cap. Gianni Pagani) ex 2 , 310 (Cap. Aldo Varenna) ex 10 . A fine Giugno ricevette la Terza Compagnia Volontari Alpini Val Camonica che divenne la 311.

Nell’Agosto del 1915 fu costituita la Compagnia Garibaldi del 5° Alpini per presidiare la zona attorno all’omonimo rifugio sull’Adamello. Dapprima comandata dal Cap. Marco Bertarelli dal gennaio 1916 subentrò il Cap. Nino Calvi e il 20 Aprile 1916 si trasformò in Battaglione Autonomo Garibaldi. Gli alpini portavano come segno distintivo attorno al collo un fazzoletto rosso.
Le Compagnie ebbero la numerazione 1, 2, 3. Il 6 Settembre 1916 assumerà la denominazione di Monte Mandrone (nappina bianca) con numerazione 159-160-161.
Nel gennaio 1918 fu comandato dal Maggiore Vincenzo Paolini nell’ottobre dal Ten.Col. Mario Caccia.

Tutti questi 3 Battaglioni del 5° Alpini furono sciolti tra la fine del 1918 e l’inizio del 1919 a guerra conclusa.

Chiusa la parentesi della guerra con la relativa smobilitazione, la pratica dello sci durante gli anni venti fu prettamente di carattere civile.
Ricordiamo l’impresa del 1928 di ricerca al Polo Nord dei superstiti del dirigibile Italia condotta da una pattuglia di 8 alpini comandati dal Cap. Gennaro Sora che riscosse ammirazione mondiale.
Nel 1929 tra il 20 Gennaio e il 1 Febbraio un grandioso raid sciistico militare organizzato dall’Ispettorato in 20 giorni collegò tutto l’arco alpino per mezzo di pattuglie a staffetta di tutti i Reggimenti Alpini e di Artiglieria da montagna dando una dimostrazione di alta capacità.
Nel 1931 furono istituite le gare interreggimentali di sci per truppe alpine dalle quali emersero la carenza di quadri idonei alla guida e formazione di reparti specifici, la volontà e la passione degli istruttori era molta ma mancavano soprattutto tecnica e metodo d’insegnamento.
Per questi motivi oltre alla necessità di coordinare lo studio dell’equipaggiamento e degli armamenti su iniziativa del Cap. Giorgio Fino e con l’autorizzazione del Gen. Celestino Bes Ispettore delle Truppe Alpine, nasce ad Aosta il 9 Gennaio 1934 la Scuola Centrale Militare di Alpinismo. Nel 1936 a Garmisch si svolsero le Quarte Olimpiadi Invernali ,la gara di pattuglia militare (Cap. Enrico Silvestri, Serg. Luigi Perenni, Alpini Sisto Scilligo e Stefano Sertorelli) per la prima volta venne vinta davanti ai migliori specialisti nordici. Nel triennio 1935-36-37 gli alpini fecero loro il Trofeo Mezzalama, vero campionato mondiale di sci-alpinismo . La Scuola oltre a formare i quadri Ufficiali e Sottufficiali delle truppe alpine, con il Btg. Duca degli Abruzzi (Cap.Pietro Cremese) , Reparto Autonomo Monte Bianco (Cap. Giuseppe Inaudi) e col Reparto Arditi Alpieri (Cap. Pietro Barbieri),  partecipò alla campagna delle Alpi Occidentali contro la Francia.
Ai reparti dipendenti dalla Scuola fu assegnata la nappina di colore blu.
Sciolti questi reparti alla fine delle ostilità, con personale della Scuola e da alpini scelti forniti dai Reggimenti alpini, si costituirono alla fine del 1940 due Battaglioni sciatori, il Monte Cervino (nappina blu) e il Monte Rosa (nappina rossa) che furono inviati in Albania rispettivamente nel Gennaio ed alla fine di Febbraio 1941.
Il Monte Cervino (Ten.Col. Gustavo Zanelli)formato da 340 uomini suddivisi in 2 compagnie ed un plotone comando dopo solo un mese d’impiego si ritrovò al comando di un Sottotenente e con solo sessanta alpini validi. Per questo sacrificio meritò la Medaglia d’Argento :
“Durante tre mesi ed in una situazione particolarmente delicata, con mirabile spirito di sacrificio e fede incrollabile, vincendo i rigori di un duro inverno, manteneva il possesso di un ampio fronte di alta montagna, aspramente conteso da forze soverchianti. Presente ovunque, ardito nella tormenta della montagna e nella tormenta del fuoco, con indomito valore opponeva tenace resistenza, stroncando l’impeto del nemico in cruenti attacchi e piombando fulmineo sui fianchi e sul tergo dell’avversario, rompendone le formazioni. Dimostrava così che più che il numero e l’arma vale il coraggio. Fronte Greco, 10 Gennaio 1941-23 Aprile 1941”.
Il Battaglione Monte Rosa (Magg. Felice Boffa Ballaran) giunse in Albania il 6 Marzo costituito da 2 compagnie e con un organico di 14 ufficiali, 24 Sottufficiali e 282 Alpini. Venne assegnato alle dipendenze del 5° Alpini Divisione Tridentina per poi passare il 17 Marzo a disposizione della Divisione Parma sul Tomori.
Furono disciolti nel Maggio 1941 conclusa la guerra contro la Grecia.
Il Monte Cervino fu ricostituito il 20 Ottobre 1941 (Ten.Col. Mario d'Adda fino a Novembre 1942, Cap. Giuseppe Lamberti) (nappina rossa) su 2 compagnie 1 (Cap. Giuseppe Lamberti, Ten Carlo Sacchi) – 2 (Cap. Mario Bordone fino a Novembre 1942, Ten. Luigi Corte di Montonaro ) di sciatori ed una compagnia (80) armi d’accompagnamento (Cap. Biagi,  Ten. Merlini). Con un organico di 600 uomini operò sul fronte russo,  unico reparto alpino col CSIR , confluì poi con le altre Divisioni Alpine nell’ARMIR. Nel Gennaio 1943 i 75 superstiti dei “satanas bieli” (i diavoli bianchi come erano chiamati dai russi) rientrarono in Italia. Fu decorato di Medaglia d’Oro: ”Battaglione di Alpini Sciatori, fusi in un granitico blocco di energie e di ardimento alpino, in dodici mesi di campagna russa, ha dato ininterrotte prove di eccezionale valore e di ineguagliabile spirito di sacrificio. Incrollabile nella difesa, impetuoso e travolgente nell’offensiva, ha sempre raggiunto le mete indicategli. Nella grande offensiva invernale russa scrive fulgide pagine di gloria. Sostiene per primo l’urto di imponenti masse di fanteria sostenute da unità corazzate che hanno travolto la resistenza del fronte; le contiene con una difesa attiva ed ardita, le inchioda al terreno sino a quando arrivano rinforzi che gli consentono una tregua dopo un combattimento di due settimane compiuto senza soste, senza riparo,  in condizioni di clima eccezionalmente avverso. Accerchiato da forze agguerrite di fanteria e blindate,  benchè ridotto a pochi superstiti in buona parte feriti, congelati ed esausti, sostiene una lotta disperata e, con il valore di tutti e con il sacrificio di molti, riesce a rompere il cerchio di ferro e di fuoco. In seguito continua a marciare nella sterminata pianura nevosa, supera tutti gli ostacoli che si frappongono al suo ardore, tiene in rispetto il nemico che lo incalza e,  sparuta scorta, raggiunge le linee alleate in un’aureola di vittoria uguale a quelle delle più alte tradizioni alpine e della Stirpe. Olikowatka – Quota 176 –Klnowy –Brody – Jacondnj –Iwanowka – Quota 204 –Kolkes Selenj Jar –Rossoch. Russia Febbraio 1941 –Febbraio 1943”.
Ai suoi componenti sono state conferite 3 medaglie d’oro, 42 d’argento,68 di bronzo ,81 croci al valore, la maggior parte delle quali alla memoria.
Nei primi mesi del 1941 edita dal Ministero della Guerra esce la “Nuova istruzione sull’uso degli sci”, che finalmente fornisce una guida valida e moderna per l’addestramento sciistico delle truppe alpine.
Nell’inverno 1942-1943 il Comando del 3° gruppo Valle si trasformò in Comando del XX Raggruppamento sciatori (Col. Angelo Corrado) che ebbe i Btg Monte Rosa (Magg. Ugo Amelotti)(ricostituito, nappina rossa) con le compagnie 1, 2 il Btg Val Toce (nappina verde) (207, 243, 281) e il Btg Val Cenischia (nappina blu) (234, 235, 236) , gli ultimi due mutarono rispettivamente in Monte Cervino (Ten.Col. Mario d’Adda) e Moncenisio (Ten.Col. Giovanni Gramaglia)(101, 102, 104).
Il 20 Luglio 1942 il Gruppo Artiglieria Alpina “Val Orco” (Magg .Fortunio Palmas) (51, 52, 53) costituito nel 1939, dopo vari cambiamenti di dipendenza, passò al XX Raggruppamento sciatori con la nuova denominazione di Gruppo Artiglieria Alpina Sciatori.
Furono tutti disciolti dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943.

Dopo la parentesi della guerra il 1° luglio 1948, con la nuova denominazione di Scuola Militare Alpina riprende la tradizionale attività in campo sci-alpinistico a favore di tutti i Quadri delle Truppe Alpine privilegiando però l’insegnamento delle tecniche di combattimento in ambiente montano a discapito delle performances sportive.
Vennero create in seguito :
la sezione sci-alpinistica basata a La Thuile caserma “Monte Bianco” ed il Centro Sportivo Esercito Sezione sci e ghiaccio a Courmayeur caserma “Perenni”.
Per il mutato quadro politico-militare e con la riforma dell’Esercito, l’esigenza di addestrare reparti formati esclusivamente di sciatori è venuta meno. Il Reparto che mantiene attraverso l’addestramento sci-alpinistico il legame col passato è dal 1 Gennaio 1990 la neonata Compagnia Alpini Paracadutisti “Monte Cervino”, il 14 Luglio 1996 essa viene inserita nel Battaglione Alpini Paracadutisti “Monte Cervino” che il 25 Settembre 2004 viene elevato a 4° Reggimento Alpini Paracadutisti (Ten.Col. Ivan Caruso) di stanza a Bolzano caserma “Vittorio Veneto”. Il Battaglione “Monte Cervino” su 3 Compagnie rappresenta la parte operativa più consistente. Attualmente l’addestramento è diversificato in funzione delle nuove attività cui sono chiamati gli Alpini. Oltre ai lanci col paracadute si alternano periodi d’addestramento presso il Reggimento, corsi ranger ed anfibio , ascensioni in roccia, attività sciistica e sci alpinistica estive ed invernali ,  della durata , relativamente alla parte roccia-sci-alpinistica , di 16 settimane sotto il controllo del Centro Addestramento Alpino di Aosta.