Gli Alpini e la Marina


Nello spirito di fratellanza che cementa i comuni ideali militari è sempre stata tradizione della Marina Militare dedicare ai Corpi ed alle specialità delle Forze Armate il nome di unità da guerra.
Il nome di Alpino fu dato per la prima volta ad un cacciatorpediniere della classe Soldato nel 1910. L’unità fu varata nei cantieri Ansaldo di Sestri Ponente il 27/11/1909 . Dopo una molteplice attività nella guerra italo-turca , nel corso della guerra 1915-1918 svolse missioni di ricognizione, appoggio a Mas e velivoli, posa di sbarramenti di mine nell’Alto Adriatico. L’unità fu poi trasferita nel Basso Adriatico e Jonio dove operò in missioni di scorta e servizio di sbarramento mobile nel Canale d’Otranto al termine del conflitto. Fu radiato nel 1928.
Il secondo Alpino anch’esso cacciatorpediniere della classe Camicia Nera fu varato il 18/9/1938 nei Cantieri Navali Riuniti di Ancona.
Entrò a far parte della 13 Squadriglia CC.TT.; dal 10 Giugno 1940 al 15 Aprile 1943 fu presente in molti episodi della guerra in Mediterraneo. La sua attività bellica terminò il 25 Aprile 1943 a causa di un attacco aereo che lo sorprese nel porto di La Spezia.
Il terzo battello Alpino è una fregata portaelicotteri (F580) costruita nel Cantiere del Tirreno di Riva Trigoso nel 1968.L’unità dotata di un impianto di stabilizzazione con pinne antirollio che consente l’impiego di elicotteri e delle armi anche in condizioni metereologiche avverse.
L’abbinamento dei motori diesel alle turbine a gas consente di poter disporre di un apparato motore non soggetto ai tempi morti dell’approntamento, pronto alle rapide variazioni di andatura necessarie per l’impiego dell’unità e di basso consumo specifico.
Può assolvere a compiti di scoperta, localizzazione e distruzione di sommergibili, protezione di convogli e forze navali dalla minaccia subacquea, scorta ravvicinata antisom, antiaerea e antinave.
In tutti questi anni ha navigato in pace partecipando a missioni di soccorso ed esercitazioni NATO.
Nel 1996 dopo lavori di modifica venne riclassificata col numerico A 5384.
Passata nella riserva dal 1/4/2005 ha fatto l'ultimo ammaina bandiera il 31 marzo 2006. E' stata quindi avviata al disarmo ad Aprile 2006.
Ultimo Comandante il Capitano di Fregata Giuseppe Grasso.
La bandiera di combattimento era stata donata dall’ANA e sarà custodita nel museo della Marina.
Il motto di tutte queste  3 unità era “Di qui non si passa”.
Il 13 dicembre 2014 è stata varata nei cantieri di Riva Trigoso (Ge)  la quinta di dieci Fregate Europee Multi Missione (FR.E.M.M.) (classe Bergamini) alla quale è stato dato il nome di Alpino (per la quarta volta). Madrina la sig.ra Maria Rosa Solimano cugina della  M.O. sergente maggiore Francesco Solimano , battaglione "Pieve di Teco" del 1° reggimento alpini Caduto in Russia. Presente un picchetto del 2° reggimento alpini oltre la Labaro Nazionale  dell'A.N.A. e numerose autorità civili e militari.
La sigla identificativa è F 594 e l'allestimento  ASW  (Anti Submarine Warfare)proseguirà nel cantiere di  Muggiano (La Spezia).
Consegna prevista nel corso del 2016.
Caratteristiche tecniche:
- lunghezza 144 metri
- larghezza 19,7 metri
- pescaggio 8,7 metri
- dislocamento  a pieno carico 6700 ton.
- velocità  superiore a 27 nodi , crociera 15 nodi
- autonomia 6.000 miglia
- equipaggio 167 uomini (200 posti disponibili)
- propulsione apparato CODLAG (COmbined Diesel-Electric And Gas turbine), composto da una turbina GE LM2500+G4 da 32 MW, da 4 generatori diesel Isotta Fraschini VL 1716 HPCR da 2,8 MW ciascuno e da 2 motori elettrici reversibili da 2,15 MW ciascuno montati sugli assi (con 2 due eliche a passo variabile)
- armamento integrato SAAM-ESD (Surface Anti Air Missile-Extended Self Defence) dotato di lanciatore verticale Sylver A50 capace di ospitare fino a 16 missili tra Aster 15 e 30, su 2 pezzi da 76/62 mm dotati di kit Strales (e asserviti ad altrettanti radar di tiro RTN-25X), su 2 pezzi di piccolo calibro da 25/80 mm, di 8 contenitori/lanciatori per missili antinave Teseo Mk2/A (per un totale di 4) e di missili antisom MILAS (per i restanti 4) mentre sempre in funzione antisom si segnalano anche i 2 lanciasiluri trinati per ordigni MU-90.
E' inoltre presente un doppio hangar per elicotteri capace di ospitare 2 SH-90 o, in alternativa, 1 SH-90 e 1 EH-101.
Comandante designato il Capitano di Fregata Marcello Grivelli.
Venerdì 9 giugno 2017, in occasione della festa della Marina, è stata consegnata dal presidente Favero la bandiera di guerra donata dall'A.N.A.

 
 
Alpino 1 (1910) Alpino 2 (1938)  Alpino 3 (1968) 
Cantiere Ansaldo Genova  C.N.R. Ancona Cantiere del Tirreno – Riva Trigoso 
Impostazione 1905 1937 1963
Varo 1909 1938 1967
Completamento 1910 1939 1968
Radiazione 1928 1943 (affondato) 2006
Dislocamento (t)  Normale 395, Pieno Carico 415  Normale 2140, Pieno Carico 2460 Pieno Carico 2689 
Dimensioni (mt)  lunghezza 65 lunghezza 106,7 lunghezza 113,30
larghezza 6,1 larghezza 10,2 larghezza13,30
immersione 2,1 immersione 4,4  
Apparato Motore  3 caldaie 3 caldaie misto diesel – turbine a gas su 2 assi
2 motrici alternative 2 turbine 1 turbina gas Tosi-Metrovick e 2 diesel Tosi
  per asse
2 eliche 2 eliche  2 eliche
potenza 5.000 HP potenza 50.000 HP  potenza 31800 HP
Velocità (nodi) 28,5 39 29
Combustibile 65 ton. di nafta 525 ton. di nafta  
Autonomia 1500 miglia a 12 nodi  2200 miglia a 20 nodi   
Equipaggio 56 187 250/264
Armamento 4 pezzi da 76/40 4 pezzi da 120/50 6 pezzi da 76/62 singoli
3 tubi lanciasiluri da 450 mm 8 mitragliere da 20/65 1 lanciarazzi Sclar
  2 lanciabombe 1 elicottero antisom Agusta AB 212
  6 tubi lanciasiluri da 533 mm 1 lanciabas k113
  52 mine 2 lanciasiluri MK 32 trinati da 324 mm
 

Alcune unità navali della nostra Marina sono state dedicate a Medaglie d'Oro delle Truppe Alpine. Si tratta dei due sommergibili Bagnolini, e dei cacciatorpedinieri Generale Antonio Cantore e Cesare Battisti.

La Marina Militare ha intitolato all’Alpino Bagnolini 2 sommergibili.
Attilio Bagnolini nato nel 1913 a Villadossola (Novara) dell’11° Rgt Alpini ,Battaglione Intra ,7a Compagnia , cadde nei combattimenti di Mai Ceu (Africa Orientale) il 31 Marzo 1936.Fu decorato di Medaglia d’oro al V.M. alla memoria :
"Capo-arma leggera in piccola ridotta avanzata di capitale importanza, spiegava efficace e instancabile azione di fuoco contro le orde nemiche attaccanti. Accortosi che l’avversario, con grave pregiudizio della difesa, tentava, defilato alla vista, l’aggiramento per un roccione sovrastante, non esitava a balzare fuori della ridotta con la sua arma e una cassetta di munizioni e raggiunto il roccione sorprendeva col suo fuoco micidiale il nemico, ergendosi in piedi con l’arma imbracciata per meglio colpirlo. Gravemente ferito al petto, mosso solo dalla preoccupazione di salvare l’arma, riusciva, grondante di sangue, a trascinarla, col suo corpo martoriato, nella ridotta. Quivi, benché stremato di forze, si ergeva nuovamente in piedi e riprendeva a sparare contro il nemico che imbaldanzito ritornava all’assalto. Colpito una seconda volta, ripiegandosi in estremo amplesso sull’arma, lanciava nel dialetto natio, suprema sfida al nemico, l’ultimo grido: “Paìs, feila veddi” (Compagni, vendicatemi). Sublime esempio delle più fulgide virtù guerriere di nostra stirpe. Passo Mecan (Mai Ceu), 31 marzo 1936"

Il primo sommergibile che faceva parte della classe “Liuzzi” fu impostato il 15/12/1938 nei cantieri Tosi di Taranto, varato il 28/10/1939 e consegnato il 22/12/1939.Poco prima dell’inizio del conflitto fu assegnato al 41° Squadrone del IV Gruppo di Taranto. Il 12 Giugno 1940 affondò al largo dell’isola di Creta un incrociatore leggero britannico .Dopo varie missioni rientrò in cantiere per modifiche in preparazione al trasferimento in Atlantico. Partito da Trapani il 9 Settembre, fu assegnato a compiti di perlustrazione a sud del Portogallo. Durante questo periodo affondò un piroscafo. Lasciata la base di Bordeaux l’8 Dicembre fu destinato al pattugliamento al largo dell’Irlanda.Il giorno 11 affondò un piroscafo inglese. Il 10 Giugno 1941 era di nuovo in mare in missione al largo di Gibilterra dopo riparazioni effettuate a causa di attacchi aerei e danneggiamenti da bombe di profondità. A causa di nuovi e duraturi lavori il battello riprese servizio il 18 Gennaio 1942 destinato al pattugliamento verso le Azzorre. Il 24 Aprile partì per una lunga missione in Brasile da dove rientrò il 28 Giugno. Il 14 Febbraio 1943 ripartì per il Sud America e rientrò il 13 Aprile senza alcuna vittoria. Fu deciso di trasformarlo in sommergibile da trasporto e consecutivamente di cederlo all’alleato tedesco. I lavori si conclusero a fine Luglio 1943. La bandiera italiana fu ammainata il 14 Settembre a seguito della dichiarazione di guerra alla Germania e l’equipaggio fu sbarcato. Il sommergibile fu rinominato Mercator e successivamente UIT-22 . Con un gruppo di 12 marinai italiani a bordo ed equipaggio tedesco, ripartì da Bordeaux il 26 Gennaio 1944 alla volta del Giappone ma l’11 Marzo 1944 il sommergibile appoggio U-178 recatosi al punto d’incontro, 500 miglia da Città del Capo, trovò il mare coperto da una chiazza d’olio.
Il Bagnolini riposa in fondo all’Oceano Atlantico.
Il secondo battello, primo progetto costruito in Italia dopo la seconda guerra mondiale apparteneva alla classe “Toti”. Di piccole dimensioni era adibito alla guerra antisommergibile. Costruito dalla Fincantieri di Monfalcone tra il 1967/69 fu radiato nel 1991.

   
Regio Sommergibile “Alpino Bagnolini”
Sommergibile “Bagnolini” S505
Classe Liuzzi Toti
Tipo Sommergibile di Grande Crociera  
Dislocamento in superficie  1166 524
Dislocamento sommerso  1484  
Lunghezza 76,1 46,2
Larghezza 6,98 4,7
Pescaggio 4,55  
Apparato Motore  Motori principali: 2 diesel da 3500 hp cad Motori principali: 2 diesel da 1140 hp cad
Motori secondari: 2 elettrici da 1500 hp cad Motori secondari : 1 elettrico da 900 hp
  Elica: singola
Velocità (nodi) Velocità max in superficie: 18 nodi Velocità max in superficie 14 nodi
Velocità max sommerso: 8 nodi
Autonomia : 
Autonomia 13000 miglia a 8 nodi in emersione , 108 miglia a 4 nodi in immersione 3500 miglia a 6,5 nodi in emersione,180 miglia a 4 nodi in immersione
Equipaggio 7 ufficiali, 50 marinai  26
Armamento Armamento: 1 cannone da 100/47 + 4 mitragliatrici da 13,2 Lanciasiluri: 4 da 533 mm filoguidati a testa autocercante A 184
 
Lanciasiluri: 8 da 533 mm

Il cacciatorpediniere Generale Antonio Cantore, facente parte della classe “Generali” venne varato nel 1921 e fu classificato come torpediniera nel 1929. Nel 1936 imbarcò attrezzature per il dragaggio mine in corsa. Affondò a seguito di collisione con una mina sulla rotta Bengasi-Tobruk il 22 Agosto 1942.

 Il cacciatorpediniere Cesare Battisti, dedicato all’eroico irredentista , apparteneva alla classe “Nazario Sauro”. Nel 1935 fu assegnato al servizio coloniale. Autoaffondato presso Sciò Aiba( costa Arabica del Mar Rosso) a seguito di gravi danneggiamenti subiti in combattimento il 3 Aprile 1941.

 
Generale Antonio Cantore
Cesare Battisti
Classe Generali Nazario Sauro 
Cantiere Odero – Sestri  Odero-Sestri
Impostazione 1919 1924
Varo 1919 1926
Completamento 1921 1927
Perdita 1942 1941
Dislocamento (t)  Normale 832 ton Normale 1353 ton
Pieno carico 890 ton Pieno carico 1580 ton
Dimensioni (mt)  Lunghezza 73,2 Lunghezza 90,7
Larghezza 7,3 Larghezza 9,2
Immersione 3  Immersione 3,7
Apparato Motore  4 caldaie 3 caldaie
2 turbine 2 turbine
2 eliche 2 eliche
potenza 16.000 cv potenza 38.000 cv
Velocità (nodi) 30 35
Combustibile 180 ton di nafta 365 ton di nafta
Autonomia 2000 miglia a 14 nodi 2600 miglia a 14 nodi
Equipaggio 105 145
Armamento 3 pezzi da 102/45 4 pezzi da 120/45
2 pezzi da 76/40 4 pezzi da 40/39
4 lanciasiluri da 450 mm 6 lanciasiluri da 533 mm
8 mine 52 mine