Sacrario Militare di Redipuglia (GO)



Il Sacrario militare di Redipuglia è il più grande Sacrario Militare Italiano e venne realizzato su progetto dell’architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni.
Iniziato nel 1935, fu inaugurato nel 1938 da Mussolini e custodisce le salme di 100.187 caduti della Grande Guerra. L’opera, realizzata sulle pendici del Monte Sei Busi, cima aspramente contesa nella prima fase della Grande Guerra, si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba del Duca d’Aosta, Comandante della III Armata, cui fanno ala quelle di cinque generali caduti in combattimento. Il duca d'Aosta, morto nel 1931, chiese di avere l'onore di poter essere qui deposto tra le migliaia di soldati che persero la vita sul campo di battaglia. La tomba è ricavata in un monolito in porfido del peso di 75 tonnellate.


Recinge simbolicamente l'ingresso una grossa catena d'ancora, già della corazzata "Grado". Subito oltre, in leggera salita lastricata di pietra del Carso, inizia la "Via Eroica", che corre tra due file di lapidi in brozo, 19 per lato, con incisi in nomi delle località dove i combattimenti furono più intensi.
Seguono disposte su ventidue gradoni le salme dei 39.857 Caduti identificati. Ogni gradone è decorato con una fila ininterrotta di "PRESENTE". Nell’ultimo gradone, in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva, riposano le salme di 60.330 Caduti ignoti, 72 marinai e 56 Guardie di Finanza. I marinai appartengono agli equipaggi dei sommergibili Medusa (affondato dal sommergibile U11 il 10 giugno 1915) e Jalea (affondato dopo l'urto contro una mina il 17 agosto 1918), i cui resti vennero recuperati nel 1956 e nel 1954.
Sulla sommità della scalinata sono poste tre grandi croci in bronzo. Assieme alla cappella votiva due locali sono adbiti a sale museali.
La cappella è arricchita da una statua che raffigura un'Assunta; è la Regina della Pace. Nella cappella si trova inoltre esposta la testa di un Cristo sofferente recuperata nel 1995 nella dolina dei 500 o dolina della Morte sul Monte Sei Busi, che ornava una croce che sovrastava una grande fossa comune.
Completa l'imponente complesso l'osservatorio dal quale si domina la zona circostanze dove è possibile individuare, grazie a un plastico in bronzo, le zone delle principali battaglie.

Il grande mausoleo venne realizzato di fronte al primo Cimitero di Guerra della III Armata sul Colle Sant’Elia che oggi è una sorta di museo all’aperto noto come Parco della Rimembranza. Lungo il viale adornato da alti cipressi, segnano il cammino cippi in pietra carsica con riproduzioni dei cimeli e delle epigrafi che adornavano le tombe del primo sacrario. Sulla sommità del colle un frammento di colonna romana, proveniente dagli scavi di Aquileia, celebra la memoria dei caduti di tutte le guerre, “senza distinzione di tempi e di fortune”. Alla base del Colle Sant’Elia sorge la Casa III Armata, sede del museo del Sacrario.
Il Colle Sant'Elisa ospitava il vecchio cimitero militare, originariamente disposto a gironi concentrici e ornato con oggetti raccolti nelle trincee. Il cimitero venne dismesso con la costruzione del Sacrario e convertito, come già menzionato sopra, in Parco delle Rimembranza, mantenendo però la struttura concentrica originaria.