Sacrario di Caporetto (Slovenia)


Il monumento sorge sull’altura che prende il nome di Gradič che sovrasta l’abitato di Caporetto (Kobarid in sloveno, a circa un’ora di strada da Gorizia,risalendo lungo la valle dell’Isonzo) e vi si può accedere salendo per una strada che presenta ai margini le stazioni monumentali della Via Crucis. La località diede il nome a una delle peggiori sconfitte della storia militare italiana quando, il 24 ottobre 1917, le armate austro-tedesche sfondarono il fronte costringendo l’esercito italiano a ripiegare sulla linea del Piave. L’Ossario venne inaugurato, come Redipuglia e Oslavia, nel settembre 1938 da Benito Mussolini, nel corso della sua visita nella Venezia Giulia a 20 anni dalla fine della Prima guerra mondiale. È costruito a forma di ottagono con tre cerchie concentriche degradanti verso la sommità, dove si erge la chiesa di S. Antonio consacrata nel 1696. Vi furono tumulati i resti mortali di 7014 combattenti italiani, noti ed ignoti, caduti durante la Prima guerra mondiale e prelevati dai vicini cimiteri militari. I loro nomi sono incisi in lastre di serpentina verde. Ai fianchi della scalinata centrale sono disposti i loculi contenenti i resti di 1.748 militi ignoti.