Gruppo Artiglieria da Montagna Lanzo


Il «Lanzo» è stato costituito nel 1935, alle dipendenze del 1° reggimento artiglieria alpina. Il 1 gennaio 1936 passa alle dipendenze del 5° reggimento artiglieria alpina (Divisione Alpina Pusteria).

All'atto della sua costituzione il gruppo inquadra la 5^ batteria (proveniente dal gruppo "Aosta"), la 13^ (dal "Conegliano") e la 21^ (dal "Vicenza").

Nel 1936 prende parte alla guerra d'Etiopia (magg. Giuseppe Migliorati). Il 12.4. 1937 rientra in Italia per essere sciolto e le batterie tornano ai rispettivi Gruppi.

Allo scoppio della 2^ Guerra Mondiale il "Lanzo" viene ricostituito, alle dipendenze del 5° reggimento artiglieria alpina con la 16^ batteria (già  del gruppo "Udine"), con la 21^ (del "Vicenza") e con la 44^ (a ricordo di quella costituita nella Grande Guerra; questa batteria era distaccata alla Scuola Allievi Ufficiali di Bra (Cn) e rientrerà al Gruppo nella primavera 1940). Il Gruppo prende parte alle operazioni sul Fronte Occidentale (giugno 1940), nel settore Stura - conca di Abries), sul Fronte greco-albanese (1941) e sul Fronte jugoslavo. Dal 19 ottobre 1941 opera in Montenegro (ten.col. Pietro Franceschini). Nel mese di agosto del 1942 rientra in Italia. Viene dislocato in Provenza, nella Francia occupata, dove gli spostamenti sono frequenti ma la vita di presidio non offre occasioni di combattere: bisogna solo stare all'erta anche in considerazione del fatto che nel territorio francese, operano numerosi partigiani. I primi mesi del 1943 passano senza che si verifichino avvenimenti importanti e si fa strada la voce del rientro in Italia per un futuro impiego nella zona di Salerno. Il Gruppo di artiglieria «Lanzo» è pronto a muoversi quando l'8 settembre del 1943 viene dato l'annuncio dell'armistizio. Ma la gioia degli artiglieri per la «fine della guerra» viene presto frustrata perchè i tedeschi, che avrebbero dovuto prendere il posto degli alpini nelle caserme, improvvisamente attaccano. Si accende un furioso combattimento per le strade che dura buona parte della notte e il giorno dopo. Purtroppo nello scontro ci sono numerosi morti e feriti. E così chi può, dopo una lunga marcia per le montagne, rientra in Italia dove numerosi sono coloro che fatti prigionieri dai tedeschi rimangono internati nei campi di concentramento.

Il Gruppo di artiglieria da montagna "Lanzo" riprende vita, alle dipendenze del 6° reggimento artiglieria da montagna (Brigata Alpina Cadore), il 1° luglio del 1953 con la 13^, 14^ e 15^ batteria. Nel periodo 1955-1956 le batterie assumono Ia numerazione: 16^, 44^ e 47^ .

La 47^, durante la 2^ Guerra Mondiale, era inquadrata dal Gruppo di artiglieria "Val Chisone".

Nel 1963 prende parte, unitamente a tutto il reggimento, alle operazioni di soccorso alle popolazioni del longaronese colpite dalla tragedia del Vajont.

Dal 4 novembre 1966 e per parecchi giorni si prodiga nell'azione di soccorso alle popolazioni dello Zoldano colpite da una disastrosa alluvione.

Dal 1963 e fino al 1968 il "Lanzo" viene saltuariamente impiegato a fornire uomini e mezzi per il servizio antiterrorismo in Alto Adige.

Nel 1975 il 6° reggimento artiglieria da montagna viene sciolto e il Gruppo "Lanzo" passa alle dirette dipendenze della Brigata alpina "Cadore".

Nel 1990 costituisce la sezione salmeria e la 41^ batteria contraerea (già del gruppo Agordo).

Nel 1992 viene inquadrato nel ricostituito 6° reggimento artiglieria da montagna assieme al quale verrà sciolto il 17 luglio 1995.


Motto: 
Son qua mi
(1943, viene riportato sul numero 8 della rivista L'Alpino di quell'anno)
de fer i pezzi e noi

Sede:
1953-1995 Caserma D'Angelo (BL)