Le prime uniformi 1873 - 1899


L’uniforme distribuita alle prime 15 compagnie alpine nel marzo 1873, era quella dei distretti militari, simile con lievi varianti a quella della fanteria di linea adottata nel 1872.
Sottufficiali e truppa:
- uniforme ordinaria; chepì,giubba di panno / cappotto, cravatta da collo di tela bianca a sciarpa,pantaloni di panno, scarpe basse con bullette,cinturino con sciabola baionetta, uose sotto l’estremità inferiore dei pantaloni;
- uniforme di marcia; come sopra con cinturino completo, uose sopra i pantaloni, zaino, borraccia, tascapane, fucile e sciabola baionetta;
- grande uniforme;come sopra con cinturino completo, uose sotto i pantaloni, guanti bianchi ed eventuali decorazioni;
- uniforme da fatica;berretto, giubba e pantaloni di tela bianca spinata, scarpe a stivaletto, uose sopra i pantaloni.
Il chepì rigido era di feltro rivestito di panno turchino con filetti rossi verticali, due laterali e uno posteriore. Aveva visiera, coprinuca, soggolo, soprafascia e imperiale di cuoio nero con l’estremità superiore bordata da un cordoncino rosso. Una coccarda tricolore sormontata da una stella a 5 punte in metallo giallo con numero del distretto (Como 22 – Novara 24 – Treviso 28 – Udine 30 – Cuneo 40 – Torino 41 – Brescia 43) e una nappina di lana rossa con ovale nero e numero della compagnia in bianco, ornavano il chepì.
I graduati portavano sul chepì un distintivo di grado costituito da un gallone rosso sottostante il cordoncino rosso mentre per i sottufficiali era di colore argento. Questo copricapo fu portato fino al 10 aprile 1873 quando con atto 86  fu adottato il cappello a bombetta con penna nera (approvato con atti 69 e 70 del 25 marzo).
Il berretto da fatica a due punte in panno turchino filettato di rosso e visiera in cuoio nero .Il fregio consisteva in una stella ricamata di colore rosso (argento sottufficiali) con centro nero e numero della compagnia in bianco.
La cravatta da collo di tela crociata bianca era costituita da una striscia rettangolare di 22 cm x 80.
Tranne che per l’uniforme da fatica la truppa non portava giubba ma solo il cappotto indossato direttamente sopra la camicia (di tela o lana secondo le stagioni).Era in panno grigio azzurro scuro  (bleutè) ad un petto con sei bottoni anteriori di metallo bianco, 3 posteriori grandi, 6 piccoli ai paramani, con falde rialzate ed abbottonate sul retro .Sul bavero erano cucite stellette in panno bianco su fondo nero adottate nel 1871 come simbolo del Regio Esercito e rese obbligatorie dal 1 luglio 1872. Sulle spalle erano applicate due imbottiture a spicchio, filettate di rosso (nel 1873) sulle quali era cucito in giallo il numero del distretto. I paramani erano a punta.
Col cappotto era prevista una cintura in cuoio bianco di bufalo con fibbia in ottone e croce di Savoia di metallo bianco.
I Sottufficiali per i quali il cappotto era previsto solo nella stagione invernale, portavano una giubba ad un petto di panno di colore grigio azzurro i cui accessori (bavero, spallini a spicchio, controspalline, paramani) erano in panno turchino. Filettature rosse erano previste sul bavero, spallini , sull’apertura e sul bordo inferiore della giubba, sui paramani e sulle finte tasche posteriori.
Al di sopra dei paramani di giubba e cappotto venivano portati i distintivi di grado, consistenti in galloni e galloncini con intreccio superiore a fiorone, Quelli dei graduati di truppa, in rosso erano:
- appuntato (soldato di 1^ classe) un gallone di lana
- caporale un gallone e un galloncino con intreccio
- caporale furiere (abolito il 9 agosto 1887) un gallone e due galloncini con intreccio
- caporal maggiore un gallone e tre galloncini con intreccio.
I Sottufficiali portavano galloni e galloncini d’argento con intreccio superiore a fiorone in lana rossa:
- sergente un gallone e un galloncino con intreccio
- furiere un gallone e due galloncini con intreccio
- furiere maggiore un gallone e tre galloncini con intreccio.
I pantaloni erano lunghi, con filetto laterale rosso, confezionati in panno grigio azzurro “tournon” di tonalità più chiara di quella del cappotto, con cintura alta e fodera di cotone basino.
Le uose erano in tela grezza di colore biancastro e a seconda della montura erano portate sopra o sotto la parte inferiore dei pantaloni.
L’equipaggiamento comprendeva lo zaino da fanteria con telo tenda e relativi picchetti, il tascapane di tela millerighe bianca-azzurra e la borraccia in legno (a doghe di salice con cinghie di cuoio) mod 1853 Guglielminetti da un litro.
L’arma d’ordinanza era il fucile Vetterli mod. 1870 con relativa sciabola baionetta; per i sottufficiali invece la sciabola mod. 1855.
Gli ufficiali indossavano un’uniforme che seppur nelle varie versioni della montura era sostanzialmente composta da berretto, giubba, pantaloni, scarpe a stivaletto.
Il berretto era in panno turchino con filetti d’argento verticali, due laterali e uno posteriore .Aveva visiera e sottogola in cuoio nero ed i galloni di grado attorno alla soprafascia che era filettata di velluto nero .Il fregio era costituito da una stella coronata ricamata in oro con il numero del distretto poi della compagnia nel tondino nero.
La giubba di panno grigio azzurrato tendente al blu scuro a 2 petti aveva il bavero e  i paramani di velluto nero. L’apertura ed il bordo inferiore, le finte tasche sui fianchi posteriori erano filettate di velluto nero .Sulla giubba veniva indossata la sciarpa di seta azzurra uguale per tutti i gradi.
Le stellette ricamate sul bavero, i travetti e le controspalline a cordone ritorto sulle spalle, le due fila di bottoni sul petto, i bottoni sulle maniche e sulle finte tasche posteriori, erano d’argento. I distintivi di grado applicati al di sopra dei paramani consistevano in galloni e galloncini d’argento con intreccio superiore a fiorone:
- sottotenente un galloncino con intreccio
- tenente due galloncini con intreccio
- capitano tre galloncini con intreccio
- maggiore un gallone e un galloncino con intreccio.
Gli ufficiali portavano con la grande uniforme, le spalline d’argento con frangia e avevano in dotazione anche una mantellina di panno grigio azzurrato con bavero di velluto nero e stellette argentate. Era previsto anche lo spencer, giubbino nero a doppio petto con bordi di pelliccia d’astrakan e alamari a cordellina di seta nera.
I pantaloni di panno di lana “gros grain” color bigio erano filettati di nero.
Mentre la truppa porta ancora le scarpe basse con l’uniforme di marcia, gli ufficiali avevano adottato stivaletti di cuoio con allacciatura alta come quelli usati dai montanari.
Arma d’ordinanza era la sciabola da ufficiale di fanteria mod. 1855 con pendagli e dragona rispettivamente in gallone d’argento e filato dorato per grande montura festiva e in cuoio nero per le altre tenute. Il cinturino a cui era appesa la sciabola veniva indossato al di sotto della giubba.
Le uniformi sopradescritte rimasero in vigore sino al 25 marzo 1873, data in cui iniziarono ad essere introdotte varianti ed aggiunte atte a caratterizzare e adattare l’abbigliamento alle specifiche esigenze.
Fu adottato un nuovo copricapo in sostituzione del chepì da fanteria; era in feltro nero, di forma tronco conica con cupola bombata e falda larga, fascia e sottogola in cuoio nero .Fregio frontale era la stella a cinque punte in metallo bianco con numero della compagnia al centro. Sul lato sinistro del cappello era posizionata una coccarda tricolore con bottoncino centrale di metallo bianco recante al centro la croce di Savoia e al di sopra un galloncino di lana rossa a V rovesciata, sotto al quale era applicato il distintivo di grado. Era inoltre fissata, leggermente inclinata all’indietro, dietro la coccarda una penna nera di corvo.
Nella tenuta di marcia il cappello era ricoperto di tela bianca (domestic) sulla cui parte anteriore era dipinto in nero il numero della compagnia (nel 1875 il numero venne cucito).
Sempre nello stesso anno, fu introdotto l’uso dell’alpenstock (bastone-piccozza) da utilizzarsi nelle escursioni montane.
Nel 1874, gli ufficiali vennero dotati di una borsa di pelle nera, utilizzata come contenitore di viveri, indumenti e carte topografiche, portata a tracolla oppure con un sistema di cinghie a mo’ di zainetto.
Il 7 ottobre 1874 venne introdotta per la truppa una giubba di color grigio azzurro. Era ad un petto, con sei bottoni di metallo bianco, bavero, paramani, spallini a spicchi e controspalline cucite , tutti in panno turchino. Le filettature erano rosse ed i galloni alle maniche erano uguali a quelli del cappotto. Sotto la giubba veniva indossato un panciotto di tela con la parte inferiore di panno grigio azzurro. La giubba era spesso portata con le falde anteriori rialzate e fissate in vita a due appositi bottoni e questo per poter indossare la giberna prima sul fianco destro e dal 1878 sul davanti.
Il cappotto venne sostituito nel 1875 da una corta mantellina di panno turchino scuro. Furono anche introdotte nuove calzature consistenti in stivaletti alti alla caviglia con legacci.
I battaglioni alpini (10 btg – 76 compagnie) vennero costituiti il 1 gennaio 1875, cambiando la dipendenza che passò dai distretti militari alle divisioni territoriali di fanteria, ma solo a partire dall’agosto 1879 si stabilì che i militari appartenenti allo stato maggiore dei battaglioni venissero caratterizzati dalla penna bianca, dal numero del battaglione nel tondino del fregio e dalle lettere SM in bianco sugli spallini della giubba.
Allo stato maggiore appartenevano:
- il comandante (tenente colonnello o maggiore);
- gli aiutanti maggiori;
- il sergente maggiore;
- un caporal maggiore;
- un caporale trombettiere;
- alcuni soldati zappatori.
Gli appartenenti alle compagnie dei battaglioni portavano :ufficiali penna d’aquila, truppa di corvo , numero della compagnia sul fregio (stella) e in bianco sugli spallini della giubba.
Le specializzazioni prevedevano un particolare fregio di panno rosso da apporsi sulla manica destra:
una cornetta per il trombettiere;
due scuri incrociate per lo zappatore;
un fucile per il tiratore scelto (sulla manica sinistra).

Gli ufficiali nel 1876 adottarono un mantello in panno grigio scuro composto da soprabito e mantellina staccabile; in seguito per uniformità con la truppa si limitarono ad indossare la sola mantellina.
Con atto 76 del 1878, la parte superiore della tesa del cappello fu ricoperta di tela cerata nera.
Con atto 103 del 29 giugno 1879 il colore delle giubbe degli ufficiali divenne più turchino scuro tendente al nero, mentre quello dei sottufficiali e truppa era di una tonalità più chiara. Vengono adottate mostrine  di velluto nero filettate di  rosso con stelletta in panno bianco.
Nel 1880 fu sostituito il fregio del cappello con un nuovo modello realizzato esclusivamente per gli alpini. Di metallo argentato (dorato per la Milizia Mobile), rappresentava un’aquila ad ali spiegate sormontante una cornetta con al centro il numero del battaglione. Dietro la cornetta spuntava un trofeo di due fucili, una scure ed una piccozza incrociati, circondato da una corona di foglie d’alloro e di quercia. La coccarda tricolore passò dal fianco sinistro del cappello sul davanti sottostante il fregio mentre a sinistra venne applicato una nappina di lana rossa con ovale nero sul quale era ricamato in bianco il numero della compagnia. Gli ufficiali adottarono una nappina di lamierino argentato con croce sabauda, mentre sottufficiali e truppa di SM ebbero nappina di lana rossa senza numero.
Il 1 ottobre 1882 con R.D. del 1 luglio vennero costituiti 6 reggimenti alpini (20 battaglioni – 72 compagnie).
Nel disco mobile del fregio vi era il numero del reggimento. La penna era bianca per Colonnello, Tenente Colonnello, Maggiore ;bruna per Capitano, Tenente, Sottotenente, nera per la truppa. Con la grande uniforme il Colonnello comandante sostituiva la penna con l’aigrette d’airone (vaporoso pennacchio);il distintivo di grado era sottopannato di robbio.
Sottufficiali venne abolita la penna bianca per gli appartenenti allo Stato Maggiore. Per distinguere gli appartenenti ai vari battaglioni di ogni reggimento si adottarono nappine di lana di diversi colori su anima di legno(atto 282 del 1882): gialla Stato Maggiore di reggimento o deposito, bianca 1° battaglione, rossa 2° btg, verde 3° btg, blu 4° btg.
Gli spallini dei sottufficiali erano filettai di rosso e argento, graduati e truppa di rosso, riportavano:
D gialla (appartenenti al deposito)
SM gialla (Stato Maggiore di reggimento)
SM bianca (Stato Maggiore di battaglione)
Il numero della compagnia (effettivi di compagnia).
Il 16 giugno 1883 si caratterizzano le truppe da montagna con un colore distintivo. Vengono applicate le fiamme verdi a due punte al bavero con stellette di panno bianco e le manopole ai paramani della giubba diventano verdi
Per le prime campagne in Eritrea ed Etiopia furono adottate uniformi consone al particolare clima africano. Sulla testa era calzato un casco di foggia britannica di fibra vegetale intrecciata ricoperto di tela bianca con bottone d’aerazione superiore e soggolo in pelle marrone. Monta lo stesso fregio metallico del copricapo a bombetta, parzialmente sovrapposto ad una coccarda di tessuto tricolore. Prerogativa dei solo ufficiali  erano  una fascia azzurra di seta avvolta attorno alla calotta e la nappina d’argento con tulipa ;con la tenuta di marcia calzavano gli stivali di cuoio. L’uniforme adottata nel 1885 di robusta tela cotone di color bianco era composta da una giacca monopetto con le sole stellette al bavero, con due taschini frontali e da pantaloni lunghi dello stesso tessuto. Nel 1887  con atto 177 del 9 agosto, la tela che ricopriva il casco divenne color bronzo chiaro con tre aeratori, uno grande superiore e due piccoli laterali. L’uniforme di color bronzo chiaro aveva la giubba con due tasche interne frontali chiuse da bottoni di frutto. Sopra i paramani erano posti i distintivi di grado che per truppa e sottufficiali  erano costituiti da una trecciola di filo con gallone di colore rosso, mentre per gli ufficiali erano di colore azzurro chiaro. Al posto del pesante zaino, gli alpini portavano a tracolla la mantellina con all’interno le munizioni di scorta ed effetti personali.
Nel 1887 ci fu l’abolizione dei paramani verdi per la giubba turchina di truppa e sottufficiali. Gli ufficiali adottarono l’8 dicembre 1887 una nuova sciabola  denominata modello 1888, con due else, fodero in acciaio e  lama leggermente ricurva. Nel 1895 scomparvero le filettature rosse dalla giubba e dai pantaloni. Fu pure adottato il fucile mod 1891 a sei colpi con le nuove buffetterie costituite da un cinturino di colore bianco con due giberne di cuoio nero sostenute da una cinghia che passava dietro al collo. L’utilizzo delle buffetterie comportò l’abolizione nella giubba della truppa delle falde anteriori rialzate e l’introduzione degli sparati laterali per il passaggio del cinturino.