Sintesi storica degli Alpini d'Arresto


Nel 1934, nell'ambito di una delle numerose riforme delle forze armate, viene costituita la Guardia alla Frontiera. Il compito affidato a questo nuovo corpo è il presidio delle opere difensive fisse sull'arco alpino, in modo da rendere le grandi unità dell'esercito interamente disponibili per operazioni e nel contempo assicurare, nell'eventualità, una immediata difesa delle frontiere.La Guardia alla frontiera fu ordinata in settori di copertura,retto da Generali di Brigata o Colonnelli e comprendevano diverse unità minori. La Guardia alla frontiera scompare, come molti altri reparti, dopo il settembre del 1943. Nel dopoguerra non viene ricostituita. La situazione creatasi alla fine della guerra e il progressivo rafforzarsi di due blocchi ben distinti di influenza, in Europa e nel mondo, evidenziò il problema della difesa del vallo alpino nella zona Nord orientale dell'Italia, dove la maggioranza delle opere fortificate realizzate negli anni trenta si trovava ora la di là del confine Jugoslavo, lasciando scoperta una possibile direttiva d'invasione. La potenza dei due blocchi, basata soprattutto sul deterrente nucleare fece riscoprire la validità della fortificazione, posta a difesa di vie di comunicazioni obbligate facilmente difendibili, con postazioni indipendenti e in grado di resistere per il tempo necessario a frenare azioni di sorpresa e permettere così il completamento delle operazioni di mobilitazione. Nel 1948 in seguito alle prime riorganizzazioni delle forze armate, vengono costituiti i primi battaglioni da posizione destinati a presidiare le opere fisse sul confine nord-orientale. Il 1 settembre 1952 vengono costituiti i raggruppamenti di frontiera a livello di reggimento,articolati su un certo numero (da due a cinque) di gruppi di sbarramenti, sbarramenti e opere:
  • XI° Raggruppamento di frontiera con sede a Tolmezzo (Udine), sbarrava la Val Canale, il Canale del Ferro e le relative convalli.
  • XII° Raggruppamento di frontiera con sede a Paluzza (Udine), sbarrava la valle del But e valli adiacenti.
  • XXI° Raggruppamento di frontiera con sede a Dobbiaco (Bolzano), sbarrava la Val Pusteria e le valli laterali.
  • XXII° Raggruppamento di frontiera con sede a Bolzano, sbarrava l'alta Val Isarco e la Val Venosta.

Successivamente il comando del 21° fu trasferito a Brunico (Bolzano) e il 22° a Merano (Bolzano). Nel 1954 viene sciolto il 12° raggruppamento di frontiera. Rimangono in vita due gruppi sbarramenti:

  • III° gruppo che assume la denominazione di IV° gruppo, alle dipendenze del 21° rgpt di frontiera. Nel giugno dello stesso anno passa nell'organico della Brigata alpina Cadore, divenendo gruppo indipendente e assumendo la denominazione di gruppo sbarramenti "Cadore".
  • II° gruppo che assume la denominazione di V° gruppo sbarramenti,alle dipendenze del 11 rgpt di frontiera.

Dal 1° gennaio 1957 i raggruppamenti di frontiera si trasformano in raggruppamenti alpini da posizione, e dal 1° settembre dello stesso anno i gruppi di sbarramento assumono la denominazione di battaglione e gli sbarramenti quella di compagnia. Fu inoltre disposto il reclutamento locale o al massimo regionale. L'organico a quella data è questo:

  • 11° Raggruppamento alpini da posizione: XII°, XIII°, XIV, XV°, XVI° battaglioni alpini da posizione (il 13 viene creato nel 1959,
      il 14 e il 16 vengono sciolti nel 1962).
  • 21° Raggruppamento alpini da posizione: XXIII°, XXIV°, XXV° battaglioni alpini da posizione.
  • 22° Raggruppamento alpini da posizione: XXIX°,XXX° battaglioni alpini da posizione.
  • XIX° Battaglione, già battaglione alpini da posizione "Cadore", autonomo (denominazione adottata dall'inizio del 1959)

Dal 30 settembre 1962 i raggruppamenti alpini da posizione cambiano di nuovo denominazione e diventano raggruppamenti alpini d'arresto, Inoltre
perdono la loro indipendenza e sono assegnati all'organico di unità più grandi:

- Truppe Carnia Cadore: 11° rgpt. alpini da posizione
- Brigata alpina Tridentina: 21° rgpt. alpini da posizione.
- Brigata alpina Orobica: 22° rgpt. alpini da posizione.
- Brigata alpina Cadore: XIX° btg. alpini da posizione.

L'anno dopo anche i battaglioni diventato battaglioni alpini d'arresto. Dal 1° luglio 1963 i battaglioni alpini d'arresto, finora identificati da numeri romani, assumono il nome di alcuni battaglioni "valle" che durante il passato diedero preziosi contributi sul fronte greco-albanese e russso.

 
 
 

 Battaglione Alpini da Posizione

Denominazione Battaglione "Valle"

Dipendenza

XII°

Val Fella

11° Raggruppamento alpini d'arresto

XIII°

Val Natisone

11° Raggruppamento alpini d'arresto

XV°

Val Tagliamento

11° Raggruppamento alpini d'arresto

XIX°

Val Cismon

Brigata Alpina Cadore

XXIII°

Val Brenta

21° Raggruppamento alpini d'arresto

XXIV°

Val D'Adige

21° Raggruppamento alpini d'arresto

XXV°

Val Leogra

21° Raggruppamento alpini d'arresto

XXIX°

Val Chiese

22° Raggruppamento alpini d'arresto

XXX°

Valcamonica

22° Raggruppamento alpini d'arresto

 
In questo periodo lo Stato maggiore diede il massimo impulso alle unità d'arresto, utilizzando ogni risorsa disponibile per fortificare i confini.
Nel 1964 spariscono il comando del 21° e del 22° raggruppamento alpini d'arresto e i battaglioni alpini d'arresto Val Natisone, Val d'Adige,Val Leogra e Valcamonica. A causa di questa riforma alcuni battaglioni alpini d'arresto cambiano dipendenza. Nel 1965 la situazione è questa:
 
 

 Battaglione Alpini d'Arresto

 Dipendenza

Val Fella 

11° Raggruppamento alpini d'arresto 

 Val Tagliamento

 11° Raggruppamento alpini d'arresto

 Val Cismon

Brigata Alpina Cadore 

 Val Brenta

 Brigata Alpina Tridentina

 Val Chiese

 Brigata Alpina Orobica

 

Nel quadro di una delle tante riforme delle forze operative dell'esercito, il 30 giugno 1975 l'11° rgpt. viene sciolto insieme al battaglione Val Fella. Nella stessa data il Val Tagliamento passa alle dipendenze della Brigata Alpina Julia. Il Val Cismon viene ridotta a "quadro" (si salva la 264° cp. prima autonoma, poi alle dipendenze del battaglione Val Brenta) e molte altre compagnie "quadro" degli altri battaglioni vengono successivamente sciolte. Nel 1979 viene ridotto a "quadro" il battaglione Val Chiese, la compagnia superstite,la 253°, passa alle dipendenze del Val Brenta.
Infine, a causa di mutate esigenze strategiche e di riduzioni delle spese militari, nel 1986 il comando del battaglione Val Brenta e alcune sue compagnie quadro vengono sciolti. La 262° compagnia rimane in vita come reparto autonomo alle dipendenze della Brigata alpina Tridentina e assume la denominazione di Val Brenta, insieme ad alcune compagnie "quadro" dello stesso battaglione. Nel 1992 si ha la fine degli alpini d'arresto. La 262° compagnia e il battaglione Val Tagliamento vengono ridotti a nucleo stralcio per adempire al versamento dei materiale e allo smantellamento e chiusura delle fortificazioni esistenti.