Battaglione Alpini d'Arresto Val Brenta


Il 1 luglio 1963 ai battaglioni alpini d'arresto, contraddistinti da numeri romani, furono attribuiti i nomi di alcuni battaglioni "Valle", scelti tra quelli che avevano dato il maggiore contributo di valore e di sangue durante i conflitti.
Il XXIII° battaglione, dislocato in Val Pusteria, inquadrato nel 21° raggruppamento d'arresto,assunse la denominazione di Val Brenta, alle dipendenze della Brigata Alpina Tridentina.Era costituito da cp comando,262,263,274 cp alpini d'arresto.
Il 30 giugno 1964 con lo scioglimento dei raggruppamenti alpini d'arresto rimasero in vita i battaglioni Val Cismon, Val Brenta e Val Chiese. Nel frattempo i reparti d'arresto erano utilizzati nella lotta contro il terrorismo in Alto Adige.
Nel 1972 è al comando del magg. Palumbo.
Il 1 ottobre 1975 il battaglione Val Brenta, ad eccezione della 262a compagnia, venne trasferito dalla caserma Druso di S.Candido alla Caserma De Cobelli di Brunico, già sede del 6° reggimento alpini sciolto il 30 settembre, in una delle tante riforme dell'esercito.
L'1 novembre 1976 la 264a compagnia e gli sbarramenti del disciolto Val Cismon, passarono alle dipendenze del Val Brenta.
Il 30 giugno 1979 la 264a compagnia viene sciolta e la 262a compagnia assunse la denominazione di Val Cismon, per conservare in vita il nome di quel glorioso battaglione. Nella stessa data viene sciolto il battaglione Val Chiese. Dal 1 luglio 1979, la 253a compagnia unica rimasta in vita, insieme agli sbarramenti passarono alle dipendenze del battaglione Val Brenta.Nel 1985 costituì la 353 cp addestramento reclute.
Il 23 agosto 1986 il battaglione Val Brenta viene ridotto a "quadro". Rimangono in vita la  compagnia 262a, alle dipendenze della Brigata Alpina Tridentina, con la denominazione di Val Brenta e la cp 353 alle dipendenze del btg alpino Trento.
Infine dal 1992 tutti i reparti di alpini d'arresto vengono definitivamente sciolti.