Battaglione multifunzione "Vicenza" ex "Orta"


Il 4° btg genio pionieri "Orta" nasce a Trento il 7 novembre 1975 dal XIV° btg. g. p. di Corpo d'Armata, nato a sua volta dal XX° btg. G. P. allo scioglimento del 1° reggimento genio Pionieri.
L'unità è posta alle dipendenze del Comando Genio del 4° Corpo d'Armata Alpino ed eredita le tradizioni del 4° Reggimento Genio .
L'anno successivo venne alpinizzato diventando 4° btg. genio pionieri alpino.
Il 3 ottobre 1993 perde la sua autonomia ed è inquadrato nel neocostituito 1° reggimento genio pionieri alpino assieme al quale venne sciolto il 13 ottobre 1995.
Lunedì 29 maggio 2017 è stato assegnato al 9° reggimento alpini il ricostituito battaglione genio "Orta" (1975-1995) nappina blu, al comando del ten.col. Fulvio Menegozzo.
Unità multifunzione con capacità specialistiche da impiegarsi in Centro Italia in casi d'emergenza atmosferica e postsismica oltre alle normali attività di supporto tecnico-logistico.
Successivamente è stato rinominato in battaglione multifunzione "Vicenza". E' costituito da:

– Compagnia di Supporto Generale (CSG) denominata "Cacao" (con capacità logistiche);

– 59a Compagnia Genio Alpino "La Fanteria" (con capacità genio pionieri);

– 60a Compagnia Trasporti "La Valanga" (con capacità trasporti e movimentazione)

– 61a Compagnia Alpini "I Frati" (è un'unità fucilieri ed ha capacità di combattimento prettamente alpine e funzioni di sicurezza).
Il battaglione ha ricevuto la cittadinanza onoraria da parte della città di Vicenza sabato 9 Ottobre 2021.



Sede :  1975 – 1995  Trento        

             2017 - L'Aquila - Caserma Pasquali

Comandanti
Ten.Col. Fulvio MENEGOZZO 2017-2018
Ten.Col. Lorenzo RIVI 2018-.2019
Ten.Col. Francesco Maria SABATINI 2019-2020
Ten.Col. Marcello Nebiolo 2020-2021
Ten.Col. Guido Colombo 2021-

L'unità è decorata di 2 medaglie:

Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito (al 4° Battaglione Genio Alpino "Orta")
Trasferito al completo di uomini e di mezzi nella zona terremotata di Venzone (Friuli) per l'allestimento e l'urbanizzazione dei prefabbricati destinati alle popolazioni colpite, operava ininterrottamente per oltre sette mesi e in difficili condizioni ambientali. Grazie all'opera instancabile e competente dei quadri e della truppa, rifiutando avvicendamenti e turni di riposo, portava a compimento nei tempi previsti i lavori programmati dalla autorità governative e una serie di interventi di carattere straordinario. Con il suo intelligente impegno, ampiamente riconosciuto e apprezzato, ha concretamente contribuito a frenare lo spopolamento dei comuni colpiti e la dispersione di un prezioso patrimonio di valori culturali e morali. Valido esempio di abnegazione e delle migliori virtù civiche.
(Carnia-Friuli, 20 settembre 1876-30 aprile 1977)


Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito (al 4° Battaglione Genio Alpino "Orta")
Con un complesso di circa 400 uomini e con gli automezzi ed i complessi meccanici in dotazione raggiungeva tempestivamente i comuni di Atripalda, Monocalzati, Castelfranci, Torrella dei Lombardi, S.Angelo dei Lombardi, Teora, Conza della Campania, S.Andrea di Conza, Pescopagano, distanti 1.000 Km dalla sede stanziale e considerati fra i più disastrati dal sisma del 23 novembre 1980 delle Province di Avellino e Potenza. L'efficacia della sua opera, improntata a perizia tecnica, capacità organizzativa, altissimo senso del dovere e spirito di sacrificio, non disgiunti da singolare coraggio nell'attuazione dei lavori più pericolosi, contribuiva in maniera determinante a far ritrovare alle popolazioni duramente colpite serenità e fiducia nella ripresa. La generosa azione dei giovani di leva, svolta in situazione ambientale resa particolarmente difficile e rischiosa per l'imminente pericolo di crolli e per le proibitive condizioni atmosferiche, non conosceva alcun cenno di cedimento, sebbene si protraesse per oltre due mesi consecutivi – dal 29 novembre 1980 al 16 febbraio 1981 – per demolire edifici pericolanti, sgomberare macerie, riattivare la viabilità, ripristinare i principali servizi di urbanizzazione, allestire aree di sedime e basamenti per prefabbricati, costruire ricoveri per animali, gittare un ponte Bailey, confezionare e distribuire pasti caldi giornalieri alla popolazione, recuperare masserizie, estrarre salme rimaste sepolte dagli edifici crollati. Altissimo esempio di virtù civili e militari, di elevate capacità tecniche, di coraggioso altruismo che riscuoteva unanime ammirazione, incondizionato plauso e profonda gratitudine dalle popolazioni soccorse e dalle Amministrazioni locali, contribuendo così ad elevare ulteriormente il prestigio dell'Esercito.
(Provincia di Avellino e Potenza, 29 novembre 1980-16 febbraio 1981)


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