Gli Alpini della Repubblica Sociale Italiana


Nel vuoto di comando successivo allo sfaldamento del Regio Esercito avvenuto a seguito della dichiarazione dell’armistizio dell’otto Settembre 1943, si crearono le premesse per costituire gerarchie improvvisate ed anomali inquadramenti di reparti.
In tale contesto sorsero alcune unità di Alpini al di fuori della Divisione Monterosa.


4° Rgt Alpini, dipendente dalla Divisione Granatieri Littorio:

Btg. Varese (Cp 1^, 2^,  3^,  4^,  5^)
Btg. Bergamo (Cp 6^, 7^, 8^, 9^, 10^)
Btg. Edolo (Cp 11^, 12^, 13^, 14^, 15^)
104^ Cp Anticarro
Gruppo Artiglieria Gran Sasso (2 Btr su 75/13, 1 Btr su 75/18 mod.35, 1 Btr su 75/27, 2 cannoni 140/40 mod.35) dipendente dal 2° Rgt. Artiglieria Divisionale.
Scuola di Alta Montagna/Alpinismo - Sci (Prazzo/Acceglio in Val Maira Cuneo) dipendente dal Comando Divisionale, quadri permanenti di 30 uomini ripartiti tra Alpini istruttori, Graduati e Sottufficiali.
In origine era il IV Rgt Granatieri poi trasformato in Alpini dal fatto che almeno il 70-80% degli effettivi era formato dal disciolto 5° Alpini.
Addestrato a Sennelager e poi a Munsingen(Germania) con equipaggiamento ed armamento ridotto rispetto alla Monterosa. Rientrato in Italia al comando del Ten.Col. Armando De Felice tra fine Ottobre ed inizio Novembre 1944. Il Reggimento venne destinato alla Valle d’Aosta e schierato in prima linea sulle Alpi per contrastare i Francesi. nel sottosettore che andava dal Passo Galizia a sud del Gran Paradiso sino al Monte Bianco.Il Btg Edolo da Dicembre 1944 ad Aprile 1945 venne spostato in Val di Susa tra Bardonecchia e Ulzio alle dipendenze tattiche del 100° Rgt Tedesco da montagna. Il 1° Aprile 1945 al migliaio di propri osservatori,puntatori e serventi del Gr. Gran Sasso, aggiunse 400 artiglieri con 4 obici FH 18/10, 5 provenienti dalla 12a Btr Gr. Mantova della Monterosa. Gli Alpini ed Artiglieri combattimento dopo combattimento assunsero sempre più al compito della difesa delle vette e delle fortificazioni sul confine divenendo protagonisti dell’insuccesso sul campo dei degaullisti.
29 Aprile 1945 disposizioni di resa da parte degli Anglo-Americani : Alpini in armi nella caserma Chiarle di Aosta, Artiglieri sulla demarcazione con i Francesi a Morgex.
4 Maggio smobilitazione; 6 Maggio lasciapassare per Alpini, avvio degli Ufficiali a Vercelli, Piacenza ed infine al campo prigionia di Modena.
La batteria in caverna dello Chaz Dura armata con cannoni da 75/27 continuò a far fuoco contro i francesi sino al 5 maggio e probabilmente il caporale Carlo Barbero e l'artigliere G: Battista Coccia furono gli ultimi soldati della RSI in armi.


Reggimento Alpini Tagliamento, dipendente dall’Alto Comando delle forze di polizia tedesche del Litorale.

Costituito ad Udine il 17/9/1943, sciolto ad Udine il 27/4/1945
Unità costituita nell’immediato dopo armistizio da reduci appartenenti a varie Armi che si radunarono al comando del Col. Zuliani nella caserma “Di Prampero” in Udine, già sede dell’8 Rgt Alpini salvando armi e materiali dal saccheggio.Si formò così il Rgt Volontari Friulani Tagliamento che nell’Aprile 1944 mutò denominazione in Reggimento Alpini Tagliamento su : CCR "Montenero", 2 Btg Alpini (Isonzo e Vipacco) ed un Btg misto Bersaglieri /Alpini (Natisone).
Schierato nella zona Cividale – Tolmino, sbarrò ai “titini” le vie di Udine e Gorizia.
Su un organico di circa 2000 uomini subì 506 Caduti una percentuale altissima che testimonia l’asprezza raggiunta nei combattimenti contro gli slavi.


Btg Valanga, dipendente dal 2° Rgt Fanteria di Marina della Xa Flottiglia M.A.S.

Guastatori alpini costituito a Pavia il 29/9/1943, sciolto Marostica 30/4/1945.
Motti “ A voga arrancata, a spada tratta” - “Con fegato sano a mala guerra”.
Dopo l’8 Settembre 1943, il comandante del 3° Rgt Genio di Pavia Colonnello Mario Ferrari , fece appello ai guastatori sbandati del Genio e della Fanteria perchè si riunissero. Risposero in molti ,sopratutto alpini e nel contempo affluirono anche i volontari .Fu costituito un Battaglione (Cp Comando, 1^ Cp Aquila, 2^ Cp Uragano, 3^ Cp Armi Accompagnamento su Plotone Mitragliatrici Breda 38– Plotone Mortai 81– Plotone Cannoni 47/32, 4^ Cp Serenissima)affidato al comando del Capitano Manlio Maria Morelli già del XXX° Btg Guastatori Alpini, reduce d’Albania e Russia, che impose al nuovo reparto il nome di Valanga in ricordo della sua vecchia Compagnia.
Con la speranza di poter combattere contro gli anglo-americani, egli prese accordi con Junio Valerio Borghese ,comandante della Xa MAS che in quel momento era l’unica unità con truppe al fronte.
Il Battaglione entrò quindi a far parte come reparto di terra della Marina Repubblicana con mostrine col leone di S.Marco rosse sino al Luglio 44 successivamente di colore blu.
Cambiò denominazione in Tarigo e ai componenti fu tolto il cappello alpino a favore del basco.
Morelli non accettò queste modifiche per cui il Battaglione riottenne di nuovo il nome di Valanga ed il cappello alpino.
Combattè prevalentemente a difesa dei confine orientale contro le formazioni slave del IX Corpus.


Btg Cadore del Raggruppamento Cacciatori degli Appennini.

Ricostituito nel Gennaio 1944 a Conegliano Veneto (Tv) come Battaglione alpini Pieve di Cadore in seguito mutò in Battaglione Alpini Cadore.
Fu addestrato in Italia prima a Giavera del Montello (Tv) poi in Emilia presso il CARS (Centro Addestramento Reparti Speciali).
Nel Luglio 44 prese parte ad operazioni per la sicurezza delle retrovie del fronte appenninico.Il 19 Agosto fu trasferito a Brà (Cn) ed entrò a far parte del Raggruppamento Cacciatori degli Appennini col compito della sicurezza alle spalle del fronte alpino. Operò dalle Langhe alle coste della Riviera Savonese subendo perdite nei combattimenti di controguerriglia e nelle imboscate partigiane.
Il 15 Gennaio 1945 entrò a far parte della Monterosa in qualità di Reparto Esplorante.
Ai primi di Marzo raggiunse Ivrea (To) , il 27 Aprile iniziò il ripiegamento ma quando fu manifesta l’impossibilità di raggiungere il Deposito in Veneto si arrese ai partigiani.Il gagliardetto,diviso in 3 pezzi all’atto della resa,è stato ricomposto dopo la Guerra ed era custodito nella sede del ricostituito Battaglione Pieve di Cadore.
Comandanti. Ten .Col. Renato Perico fino al 20 Febbraio 1944,Cap. Lorenzo Malingher fino ai primi d’Aprile 1944, Ten.Col.Ippolito Radaelli fino all’Ottobre 1944, Cap. Alberto Aurili sino allo scioglimento
Sono 16 le decorazioni al Valor Militare concesse e 67 i suoi Caduti.


Battaglioni alpini costieri IX - X – XVI:

IX Battaglione, Posta da Campo 845: Costituito a Treviso tra il 19 e il 25 Novembre 1943 su Comando , Compagnia Cdo e 5 Compagnie fucilieri. Forza 19 Ufficiali – 105 Sottufficiali – 1637 Truppa. Effettuò lavori di fortificazione a Comacchio e in Polesine. Schierato a difesa del Po/Venezia a fine Agosto 44 parte di esso confluì nell’artiglieria contraerea a Verona e parte nel 163° Gruppo Flak di Bassano. Sciolto il 29 Agosto 1944.
X Battaglione, Posta da Campo 801: Costituito il 13 Dicembre 1943 a Padova. Fu inviato sulla costiera Anconetana da dove a seguito del ripiegamento del fronte si trasferì al Nord. Forza:28 Ufficiali – 56 Sottufficiali – 670 Truppa.
XVI Battaglione, Posta da Campo 775 (detto anche Btg Alpini Julia): Venne costituito con la riunione di varie compagnie presidiare di Gorizia ed Udine a fine 1943 ( Comando – Plotone Cdo – 1^, 2^, 3^, 4^ Cp, 163^ Btr Alpina). Trasferito a Fiume in difesa della città combattè contro i guerriglieri slavi. Oltre a dover affrontare le insidie partigiane, gli alpini dovettero rintuzzare le mire espansionistiche croate Le formazioni ustascia palesemente protette dalle autorità militari germaniche ebbero spesso scontri a fuoco con le truppe della RSI.
Il 28 Aprile 1945 gli Alpini vennero posti in libertà. Rimasero il Comandante del Battaglione, alcuni Ufficiali, una Compagnia di formazione che, col concorso della Batteria parteciparono alla difesa della città sino al 2 Maggio. Arresosi a reparti della 4a Armata slava, il reparto vide sparire la maggior parte dei componenti in prigionia o nelle foibe.


3° Btg Arditi Alpini (Cp Comando, 9^, 10^(non costituita), 11^, 12^ a.a.) del R.A.P. (Raggruppamento Anti Partigiani):

Costituito a Cremona nell’Agosto 1944. Presidiò la zona di Santhià in Piemonte.Il 30 Ottobre partecipò ai combattimenti per la liberazione di Alba occupata dai partigiani. I suoi componenti indossavano sulla manica sinistra il distintivo di Ardito nero per la truppa, argento per sottufficiali ed oro per ufficiali. La maggior parte dei suoi componenti fu eliminata in modo sommario a fine guerra.
18^ Cp Provinciale Operativa Alpina del 18° Comando Militare Provinciale di Sondrio


Compagnia Bersaglieri/Alpini di Perugia Posta da Campo 807:

Venne costituita a Perugia da quel Comando Militare Provinciale con personale dei 2 Corpi presenti nella città.Ricevette la fiamma di combattimento nel Febbraio 1944.
Forza : Ufficiali 6 – Sottufficiali 14 – Truppa 97

 
Compagnia Protezione Impianti Posta da Campo 859:

Costituita a Bassano del Grappa nel Settembre 1943 allo scopo di salvaguardare impianti di particolare interesse nella zona di montagna del Vicentino. Dipese dal Comando Militare Provinciale di Vicenza.
- Comandanti: Ten.Vasc.Beltrame sino al Dicembre 43, Cap. Tommasi Santi successivamente.
Forza: Ufficiali 2 – Sottufficiali 23 – Truppa 133
Venne impiegata nella guardia di impianti nelle seguenti località:
- Campo aviazione civile di Asiago
- Forte Tombion
- Cismon del Grappa
- Deposito munizioni delle Felette
- Fabbrica motori Isotta-Fraschini - Vicenza
- Albergo Roma – Vicenza
Alla fine delle ostilità parecchi elementi furono soppressi, il Cap Tommasi fu ucciso nelle carceri di Schio nel Luglio 1945.


Formato da Alpini era anche il Btg “Moschettieri delle Alpi” di Aosta, ma dalla documentazione consultata non si sono riscontrati i classici simboli del Corpo (cappello piumato e mostrine verdi) per cui non è stato trattato in questo saggio.
Non si escludono altri reparti minori stante la difficoltà di reperire informazioni in merito.