Divisioni, Raggruppamenti, nella Grande Guerra


Nel corso del primo conflitto mondiale i tre comandi di Brigata alpina esistenti in tempo di pace, si trasformarono in comandi di Gruppo alpini (brigate I e II) o scomparvero ( III brigata). Le loro funzioni furono assunte da comandi che all’inizio ebbero denominazioni diverse ( Comando Gruppo alpini A e B, Comando Gruppo alpini 1° e 2°, Comando alpini del XX corpo d’armata, ecc.)  in seguito ebbero la denominazione comune di Comando Raggruppamento alpini. Esercitarono il comando su due o tre comandi di Gruppo alpini, con funzioni simili a quelle dei comandi di brigata fanteria o bersaglieri. Il reggimento alpino, come unità organica formata da tre o quattro battaglioni alpini, con funzioni di comando, disciplinari e amministrative, cessò fin dall’inizio delle ostilità a funzionare come tale. Si trasformò in comando tattico di un gruppo di battaglioni, anche di diversi reggimenti, come i comandi del 3° e 4° alpini che rispettivamente divennero Comando del Gruppo alpini B e Comando del Gruppo alpini A, oppure di un settore o sottosettore del fronte, assumendone il nome ed avendo alle proprie dipendenze battaglioni alpini anche di diversi reggimenti, batterie d’artiglieria da montagna e someggiata e talvolta reparti di altre armi e specialità. Avendo tali compiti taluni comandi di reggimento funzionarono ancora negli anni 1916 – 17, l’ultimo a scomparire fu il comando del 4° reggimento alpini nel gennaio 1918. Le funzioni amministrative  del reggimento furono trasferite al rispettivo deposito, quelle disciplinari ai comandi di Gruppo alpini dai quali dipendevano i battaglioni. La funzione di comando nel campo tattico fu assunta dai comandi di Gruppo alpini, istituiti per il razionale impiego delle truppe alpine che operavano in montagna. Questo ambiente così vario richiedeva una maggiore flessibilità delle truppe impiegate rispetto agli schemi seguiti sino ad allora. Il comando di Gruppo alpini, oltre al comandante e allo stato maggiore, disponeva in organico di reparti e servizi necessari per l’esercizio del comando (Sezione telefonica,Ospedale da campo,Sezione sanità,Sezione sussistenza,Salmerie di Gruppo, ecc) ma non aveva organicamente assegnati battaglioni alpini e batterie d’artiglieria. Aveva ai suoi ordini, secondo le esigenze del compito da assolvere, vari battaglioni, batterie ed eventualmente truppe di altri reparti. Nel corso del 1918 la fisionomia dei Raggruppamenti e dei Gruppi alpini mutò per effetto della limitata estensione del fronte alpino. Nella primavera furono organicamente definiti; molti Gruppi non ebbero più gli organi previsti per il funzionamento del comando. Ricevettero due compagnie mitragliatrici di Gruppo e un gruppo d’artiglieria da montagna organicamente assegnato ( che sovente fu impiegato separatamente). Le divisioni 52^  e 80^ furono divisioni alpine ordinate su due Raggruppamenti di due Gruppi ciascuno, non avevano in organico  artiglieria , soltanto i quattro gruppi da montagna assegnati ai quattro Gruppi alpini. Le divisioni 5^ e 75^ (della 7^ armata), furono definite anch’esse alpine ma ebbero un diverso carattere poiché esercitarono il comando su un settore del fronte mentre la 52^ e 80^ erano mobili.

52° Divisione Alpina
Il 10 gennaio 1917 nasce come Divisione di Fanteria con alle dipendenze la Brigata di Fanteria Grosseto e Pesaro e l'11° Reggimento Artiglieria da Campagna. Le unità di fanteria vengono presto sostituite con il I (Gruppi 1 -9) e II (Gruppi 5-10) Raggruppamento Alpini e il 1° Raggruppamento Artiglieria da Montagna. Inizialmente la divisione è schierata sull'Altipiano di Asiago dove impegna il nemico in violenti attacchi e contrattacchi le posizioni dell'Ortigara. In novembre opera sul Brenta e sul Col Moschin. Durante le fasi della battaglia di Vittorio Veneto passa il Piave a Pederobba e raggiunge Udine e Tricesimo. Il 10 gennaio 1920 la divisione è sciolta.
COMANDANTI: Ten. Gen. Michele Salazar, Magg. Gen. Angelo Como Dagna Sabina, Magg. Gen. Pietro Ronchi
1 Gruppo : btg Morbegno,Tirano, Monte Stelvio, XXX gruppo art.mon (31-94-95 btr)
9 Gruppo : btg  Verona, Bassano, Monte Baldo, Sette Comuni, LIII gruppo art.mon (30-38-47 btr)
5 Gruppo : btg Vestone, Valtellina, Monte Spluga, LVII gruppo art.mon (117-124-158 btr)
10 Gruppo :btg Vicenza, Val d’Adige Monte Berico, XXXII gruppo art.mon (49-50-65 btr)

80° Divisione Alpina
Il 20 settembre 1918 viene costituita come grande unità alpina con alle dipendenze l'VIII (6 e 13 Gruppo) e il IX (17 e 20 Gruppo) Raggruppamento Alpini ed il 1° Raggruppamento Artiglieria da Montagna. Nel corso dell'offensiva finale la divisione è impiegata contro Monte Solaroli, Valderosa e, in novembre su Monte Valderosa e verso Feltre. Il 30 aprile 1919 la divisione viene sciolta.
COMANDANTI: Magg. Gen. Lorenzo Barco.
6 Gruppo : Btg Aosta,Monte Levanna, Val Toce, III gruppo art.mon (7 – 8- 9 btr)
13 Gruppo: Btg Pieve di Cadore, Val Cismon, Monte Antelao, XXV gruppo art.mon (82- 83 -84 btr)
17 Gruppo: Btg Exilles,Monte Suello,Monte Pelmo, XV gruppo art.mon (66-67-68 btr)
20 Gruppo: btg Cividale,Monte Saccarello,Monte Cervino, XLVIII gruppo art.mon (129- 130 btr)

5° Divisione Alpina
Il 24 maggio 1915 la 5° Divisione di Fanteria inquadra le Brigate di Fanteria Palermo e Cuneo e il 27° Reggimento Artiglieria da Campagna. In novembre sostituisce alcune unità di fanteria con i battaglioni Alpini Edolo, Valcamonica e Morbegno e successivamente unità organiche riunite in Gruppi e Raggruppamenti. Muta la sua denominazione in Divisione Alpina con alle dipendenze il IV, V e VII Raggruppamento Alpini e il 27° Reggimento Artiglieria da Campagna e successivamente con il IV e VII Raggruppamento Alpini ed il 7° Raggruppamento Artiglieria da Montagna. Dal 1915 al 1918 rimane schierata tra lo Stelvio, Monte Listino, Valtellina e Val Camonica. Nel 1918 prende parte all'offensiva finale inseguendo il nemico in Val Vermiglio. Il 17 settembre 1919 la divisione è sciolta.
COMANDANTI: Ten. Gen. Luigi Druetti, Ten. Gen. Alberto Cavaciocchi, Magg. Gen. Ernesto Alliana, Magg. Gen. Alberico Albrici, Col. Brig. Orlando Freri (interinale), Magg. Gen. Guido Fenoglio, Magg. Gen. Luigi Piccione, Magg. Gen. Ugo Porta, Magg. Gen. Ernesto De Marchi.

75° Divisione Alpina
Il 1 giugno 1918 viene costituita come grande unità alpina con alle dipendenze il III e V Raggruppamento Alpini e il 9° Raggruppamento Artiglieria da Montagna. Da giugno a novembre 1918 opera prima nella zona dello Stelvio e della Valtellina, poi durante l'offensiva finale in Val Cordevole. Il 25 agosto 1919 la divisione viene sciolta.
COMANDANTI: Magg. Gen. Luigi Rosacher, Magg. Gen. Giovanni Arrighi, Magg. Gen. Vittorio Emanuele Pittaluga.

 

I Raggruppamento Alpini
Il 25 maggio 1915 viene costituito a Caporetto il comando dei Gruppi A e B, poi sciolto il 9 settembre e nuovamente ricostituito il I dicembre. All'inizio delle ostilità viene schierato nella zona di Monte Kuk, Monte Jeza e Monte Stol, e dal 31 maggio opera contro le posizioni di Tolmino che dopo una dura lotta durata fino al 16 giugno occupa il Monte Nero.
Il 19 giugno nella Conca di Plezzo conquista importanti posizioni nemiche, e dal 3 luglio deve difendere le posizioni del Monte Nero. A metà luglio prende parte ai tentativi per l'aggiramento delle posizioni di Tolmino, in agosto è nuovamente sul Monte Nero e ad ottobre nella zona di Monte Mrzli.
Il 20 maggio 1916, mentre si trova ancora schierato sull'Altopiano di Tolmino, l'unità assume il nominativo di I Raggruppamento mentre i due Gruppi diventano I e II Gruppo. Conduce azioni offensive lungo il settore Vrata-Potoce e nel agosto-settembre contro le difese del Monte Rosso.
Nel marzo 1917 si schiera sull'Altipiano dei Sette Comuni dove partecipa dal 10 al 26 giugno alla battaglia per la conquista del Monte Ortigara.
Il 20 luglio il Raggruppamento sostituisce il II Gruppo con il III Gruppo. Il 24 ottobre si trova schierato da Monte Lozze alla Sella di Malga Campoluzzo dove partecipa alla battaglia sferrata dagli Austro-Tedeschi. Dopo tenace difesa, il 7 novembre, inizia il ripiegamento verso la fine della Val Brenta opponendo buona resistenza nella zona di San Marino e della Grottella fino al 22 novembre.
Il 5 dicembre subentra al III Gruppo il IX Gruppo.
A gennaio viene schierato in Val Sasso svolgendo intense attività contro le posizioni di Col d'Echele e Col del Rosso.
Partecipa alla battaglia del Piave schierato a Valle San Floriano e dal 26 ottobre alla battaglia di Vittorio Veneto, passando il Piave a Pederobba. Il 29 si trova sulla riva sinistra del fiume e si attesta sulla linea del Monte Balcon-Monte Barbaria, e il 31 prosegue verso Monte Zogo e le località di Molinello e Canai.
Per il comportamento tenuto durante l'offensiva finale, il Raggruppamento è citato sul bollettino di guerra n. 1272 del 18 novembre 1918.
Nel dicembre 1919 il Raggruppamento viene sciolto.
COMANDANTI GRUPPI A E B: Magg. Gen. Donato Etna, Magg. Gen. Riccardo Tedeschi.
COMANDANTI DEL I RAGGRUPPAMENTO ALPINI: Magg. Gen. Riccardo Tedeschi, Magg. Gen. Angelo Como Dagna Sabina, Col. Brig. Jacopo Cornaro, Magg. Gen. Ernesto Fornari, Magg. Gen. Andrea Graziani, Brig. Gen. Girolamo Pezzana, Col. Giorgio Fabre (int.), Brig. Gen. Jacopo Cornaro.

II Raggruppamento Alpini
Viene costituito il 27 luglio 1917 con alle dipendenze i Gruppi alpini 2 già esistente (btg Ceva,Mondovì,Val Stura,Bicocca) e 7 ricostituito (btg Val Tanaro,Monte Saccarello,Val d’Adige,Val Leogra).  In ottobre viene schierato tra la Conca di Plezzo, Punta di Montemaggiore, Monte Cavallo. Dal 24 dello stesso mese partecipa alla difesa della zona dagli attacchi Austro-Tedeschi, tenedo testa al nemico per tre giorni. Il 27 è costretto a ripiegare nel settore SS. Trinità-Monteaperta, dove viene impiegato come retroguardia arretrando oltre il Tagliamento e successivamente sulla destra del Piave nella zona di Cusignacca. Il 26 novembre viene sciolto.
Ricostituito il I marzo 1918 con il V e il X Gruppo Alpini viene subito schierato in Val Brenta.
Durante la battaglia del Solstizio partecipa alla battaglia difensiva dalle posizioni di Mussolente.
Durante la battaglia di Vittorio Veneto ha il compito di conquistare delle alture a nord di Valdobbiadene, che con dura lotta le raggiunge il 28 ottobre. Partecipa alle operazioni per impedire il ripiegamento delle unità nemiche, sbarrando le rotabili e la linea ferroviaria nella zona di Busche.
Nel 1919 partecipa al blocco di Fiume, e nelle giornate dal 24 al 28 dicembre prende parte all'attacco della città combattendo contro le forze dannunziane.
Nel febbraio 1921 il II Raggruppamento Alpini viene sciolto
COMANDANTI: Col. Brig. Luigi Sapienza, Brig. Gen. Arnaldo Garelli, Col. Celestino Bes (int.), Gen. B. Girolamo Pezzana.

III Raggruppamento Alpini
Il I dicembre 1916 viene costituito come Raggruppamento Alpini del "Nucleo Ferrari", e il 15 dicembre muta in Raggruppamento Alpini della 56° Divisione. Assume alle proprie dipendenze il IV Gruppo Alpini e il Gruppo Alpini "Tamagni". Viene subito schierato a difesa della zone di Passo Cinque Croci - Col di San Giovanni - Cima Busa Alta.
Il I gennaio 1917 il Gruppo Alpini "Tamagni" muta la sua denominazione in XI Gruppo Alpini. Il 20 luglio assume la denominazione di III raggruppamento Alpini.
Il 5 novembre riceve l'ordine di ripiegamento dal settore tenuto per quasi un anno, portandosi prima sulla linea Cima d'Arzon - Stretta di Pralongo e successivamente sulle pendici del Monte Grappa.
Da quest'ultima posizione partecipa alla difesa del settore dall'8 al 12 novembre, consentendo il ripiegamento alle altre unità. Trasferito da Monte Solarolo a Monte del Tas sostiene accaniti attacchi dal 21 al 26 novembre. A dicembre continua la difesa delle posizioni del Monte Grappa, per il suo comportamento viene citato sul bollettino di guerra n. 935 del 15 dicembre 1917.
A gennaio e incaricato della difesa del Monte Solarolo, nel corso della battaglia di Vittorio Veneto opera contro le posizioni del Monte Cristallo e del Giogo dello Stelvio. Il 4 novembre si trova nelle località di Prad e Spondining.
Nell'ottobre 1919 il Raggruppamento viene sciolto.
COMANDANTI RAGGRUPPAMENTO ALPINI DEL "NUCLEO FERRARI" POI DELLA 56° DIVISIONE: Magg. Gen. Vittorio Emanuele Pittaluga.
COMANDANTI DEL III RAGGRUPPAMENTO ALPINI: Magg. Gen. Vittorio Emanuele Pittaluga, Col. Brig. Francesco Tamagni, Col. Abele Piva (int.), Brig. Gen. Umberto Zamboni.

IV Raggruppamento Alpini
Il IV° Raggruppamento Alpini viene costituito il 30 giugno 1916 con il IV° e VIII° Gruppo Alpini e con il Gruppo Speciale "Stringa". Viene subito schierato sull'Altopiano dei Sette Comuni partecipando alla controffensiva nella zona, opera da 5 al 9 luglio tra Monte Chiesa e Monte Campo Bianco. Dal 20 al 24 partecipa ad azioni di attacco contro le posizioni di Monte Ortigara, Cima della Caldiera, Monte Forno.
Il 5 settembre cede il IV° Gruppo e il 19 dello stesso mese il Gruppo Speciale assume il nominativo di IX° Gruppo.
Nel giugno 1917 lo troviamo ancora impegnato sull'Altopiano dei Sette Comuni, dal 10 al 19 giugno partecipa all'accanita lotta contro le posizioni del Monte Ortigara. Le azioni si concludono con la conquista di modesti miglioramenti nella zona di Monte Campigoletti. Subito il nemico passa al contrattacco, ma trova accanita resistenza da parte degli Alpini che non cedono terreno fino all'8 luglio.
IL 23 ottobre sostituisce l'VIII° Gruppo con il III°, e durante l'offensiva nemica pone resistenza alle truppe austro-ungariche fino al 9 novembre sulle posizioni di Monte Palo e Campoluzzo. Successivamente ripiega fino a Monte Badenecche e Monte Longaro.
Il 15 novembre 1917 perde anche il IX° Gruppo e rimane con il III° e dal XV° Gruppo.
Il 5 dicembre si trova in difesa sulle posizioni di Monte Castelgolberto e Monte Fior, dopo 4 giorni di aspri combattimenti il 9 dicembre il Raggruppamento è quasi totalmente annientato e quindi sciolto.
Il 12 marzo 1918 si ricostituisce con il VII° e il XIX° Gruppo e mandato in linea nella zona dell'Adamello, e nei mesi di maggio-giugno partecipa alle operazioni per la conquista delle posizioni nella Conca Presena-Monticello. Dal 15 giugno sostiene accaniti combattimenti sulle posizioni Corno di Cavento e Passo Lares. Partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto spostandosi prima su Malè e poi in direzione di Clès. Nel febbraio 1920 viene definitivamente sciolto.
COMANDANTI: Brig. Gen. Lorenzo Barco, Magg. Gen. Cesare Allievi, Magg. Gen. Antonino Di Giorgio, Brig. Gen. Clemente Perol, Brig. Gen. Michele Eraldo Rho, Brig. Gen. Quintino Ronchi, Magg. Gen. Cesare Caviglia, Col. Giuseppe Almasio (int.), Brig. Gen. Luigi Sapienza.

V Raggruppamento Alpini
Il 23 luglio 1917 viene costituito con alle dipendenze il V  (Btg Val Chisone,Monte Albergian,Belluno) già esistente e dal 23 luglio il XIII Gruppo Alpini (btg Pieve di Cadore,Monte Antelao,Monte Pelmo). Viene schierato sulla destra dell'Isonzo, il 18 agosto forza le difese nemiche e passa sulla sponda sinistra del fiume nella zona di Doblar. Il 19 occupa Monte Na Raunih e il 24 l'abitato di Mesnjak. In ottobre è schierato nella zona di Caporetto, dove sottoposto ad una violenta pressione nemica resiste fino al 24-25 ottobre. Con ritardo inizia il ripiegamento e una parte del Raggruppamento non riesce superare l'accerchiamento e viene sopraffatto, il restante delle truppe raggiunge Belluno il 30 ottobre. Nei giorni successivi i superstiti vengono sottoposti ad ulteriori attacchi sul Monte Krasji e sul Monte Stol, il 25 novembre 1917 il Comando V Raggruppamento Alpini è sciolto. Il 14 marzo 1918 il Raggruppamento viene ricostituito (**) e viene schierato nella zona della Valtellina dove vi rimane fino ad ottobre. Durante la battaglia di Vittorio Veneto passa il Piave a Vidor e il 2 novembre raggiunge Camposampiero. Il 4 novembre si trova ad Agordo in Val Cordevole.
(**)  Nel 1918 la composizione dei Gruppi è la seguente:
V Gruppo : btg  Vestone,Valtellina,Monte Spluga – Cp mitragliatrici del Gruppo : 416^, 694^ - Cp mitr. dei btg: 1773^ ,1351^, 661^  - Gruppo art.mon. LVII (Btr 117^-124^158^)
XIII Gruppo: btg Pieve di Cadore,Val Cismon, Monte Antelao – Cp mitragliatrici del Gruppo : 1358^,1397^ - Cp mitr. dei btg: 467^ ,1734^,468^ - Gruppo art.mon XXV (Btr 82^,83^84^).
COMANDANTI: Magg. Gen. Giuseppe Tarditi, Col. Brig. Clemente Perol, Col. Brig. Alfonso Gazzano

VI Raggruppamento Alpini
Il 30 agosto del 1917 viene costituito con alle dipendenze il XII Gruppo Alpini già esistente (btg Val Pellice,Monte Granero, Pallanza) e il XIV Gruppo Alpini costituito anch’esso il 30 agosto ( (Btg Moncenisio,Val Varaita, Courmayeur). In settembre è subito schierato in Val Costeana, dal Passo Falzarego al Passo di Landro. In ottobre, durante l'offensiva nemica nella zona si trova in difesa delle posizioni fino al successivo ripiegamento a Tai di Cadore il 3 novembre. Successivamente raggiunge il Piave a Vidor dove si schiera a difesa del ponte, per poter permettere il passaggio delle truppe in ritirata. Il 15 novembre si trova sulle pendici del Monte Tomba dove contrasta la forte pressione nemica per 14 giorni facendo desistere del nemico che non ha raggiunto apprezzabili progressi. A dicembre assume la responsabilità della difesa di Val Cesilia, Valle San Lorenzo e Monte Pertica. In gennaio 1918 è chiamato a svolgere attività difensive nella zona del Monte Asolone, per poi in marzo trasferirsi nella zona della linea di Monte Fumo-Monte Listino. Il 24 maggio da queste posizioni partecipa all'attacco per la conquista di Cima Presena e Monticello. In ottobre prende parte all'offensiva finale nella zona di Passo Tonale. Nel 1918 la composizione dei Gruppi è la seguente:
XII btg  Val Cordevole,Monte Granero,Pallanza– Cp mitragliatrici del Gruppo : 1621^,1634^ - Cp mitr. dei btg: 821^ ,664^,1604^ - Gruppo art.mon XLV (Btr 58^,96^98^)
XIV btg Borgo San Dalmazzo,Fenestrelle ,Moncenisio – Cp mitragliatrici del Gruppo : 1620^ - Cp mitr. dei btg: 1742^ ,797^,1740^ - Gruppo art.mon XXXIX (Btr 56^,60^62^). In agosto del 1919 il XIV Gruppo  (btg Borgo San Dalmazzo,Fenestrelle, Feltre) viene inviato in Albania a disposizione del Corpo di Spedizione Italiano. Sbarcato a Durazzo,raggiunse nei primi giorni di settembre la base di Kalmeti a nord di Alessi e qui sostituendo il 67° fanteria della brigata Palermo si dislocò nella Mirdizia e ivi rimase sino a maggio 1920. Di fronte all’estendersi dell’insurrezione fu giocoforza ritirare le truppe verso la costa e i battaglioni, depauperati di uomini, al punto d’avere compagnie di 45-50 alpini a causa di congelamenti e malaria, giunsero a Durazzo il 17 maggio. Imbarcato il Gruppo rimpatriò e fu sciolto.
COMANDANTI: Col. Brig. Ugo Boccalandro, Brig. Gen. Guido Poggi, Col. Michele Sala (interinale), Col. Giuseppe Cajo, Brig. Gen. Luigi Sapienza, Brig. Gen. Guido Poggi, Brig. Gen. Clemente Perol, Brig. Gen. Orlando Freri.

VII Raggruppamento Alpini
L'11 dicembre 1917 viene costituito con alle dipendenze l'VIII già esistente ( btg Pinerolo,Susa, Monte Clapier – Cp mitragliatrici del Gruppo : 1775^,1776^ - Cp mitr. dei btg: 819^ ,662^,691^ - Gruppo art.mon IV (Btr 39^,71^92^)  .In data 12 giugno 1918 i btg sono (Pinerolo, Susa, Val Maira) e il XVI Gruppo Alpini costituito il 5 dicembre ( btg Tolmezzo,Val Brenta, Monte Rosa– Cp mitragliatrici del Gruppo : 2237^ - Cp mitr. dei btg: 1635^ ,505^,504^ - Gruppo art.mon XXXI (Btr 6^,16^77^). Subito dopo la costituzione viene schierato a difesa delle postazioni di Col della Berretta. A gennaio si trova ad operare prima sul Monte Grappa e poi in Val Lagarina, e a febbraio si sposta al Passo del Tonale. A maggio partecipa alle operazioni per la conquista del Monticello, a giugno, nel corso della Battaglia del Piave, alla difesa della zona, contrastando l'avanzata nemica. Durante la Battaglia di Vittorio veneto combatte dal 24 ottobre al 2 novembre alla Sella del tonale e avanzando il 3 verso Pejo e il 4 verso Malè. Nel agosto del 1919 il Raggruppamento viene sciolto.
COMANDANTI: Brig. Gen. Costantino Bruno, Brig. Gen. Adolfo Gazagne, Col. Mario Mautino (Interinale).

VIII Raggruppamento Alpini
Il 16 luglio 1918 viene costituito con alle dipendenze il XIII e il XVII Gruppo Alpini ( btg  Exilles,Monte Suello, Monte Pelmo – Cp mitragliatrici del Gruppo : 1833^,1834^ - Cp mitr. dei btg: 491^ ,492^ - Gruppo art.mon XV (Btr 66^,67^68^). Viene schierato nella zona del Monte Grappa, tra Monte Boccaor e Monte Pallone, partecipando all'offensiva finale fin dal suo inizio impegnando il nemico lungo la direttrice Col dell'Orso-Monte Solarolo. Il 31 ottobre raggiunge i propri obiettivi, Monte Fontanasecca e Monte Solarolo, con aspri combattimenti. Il 3 novembre si spinge verso Fiera di Primiero per poter tagliare la ritirata del nemico in fuga da Val Cismon. Il 4 novembre il Raggruppamento si trova in questa zona, dove apprende dell'armistizio. Il 30 novembre il reparto viene sciolto.
COMANDANTI: Col. Pietro Cajo, Col. Bartolo Gambi, Brig. Gen. Achille Porta.

IX Raggruppamento Alpini
Il 20 settembre 1918 viene costituito con alle dipendenze il XVII  e XX Gruppo Alpini ( btg Cividale,Monte Cervino, Monte Saccarello – Cp mitragliatrici del Gruppo : 670^ - Cp mitr. dei btg: 639^ ,799^,1774^ - Gruppo art.mon XLVII (Btr 129^, 130^). Viene subito schierato nella zona del Monte Grappa lungo il settore Crespano-Onè. Dal 24 ottobre partecipa alle operazioni per la conquista di Monte Solarolo e Monte Fontanasecca che raggiunge dopo aspra lotta il 31. Proseguendo la sua avanzata si dirige su Feltre dove viene raggiunto dall'armistizio il 4 novembre. Il 10 maggio 1919 il Raggruppamento viene sciolto.
COMANDANTI: Brig. Gen. Achille Porta